alimentazione corretta per le ragadi

Seguire un’alimentazione corretta per le ragadi anali è molto importante quando si soffre di questo disturbo.

Spesso si confondono le ragadi con le emorroidi ma non sono la stessa cosa.

Le emorroidi sono dei cuscinetti interni al canale anale e servono per contenere le feci. Le ragadi anali, invece, sono dei tagli profondi che si formano sull’ano a causa del passaggio difficoltoso delle feci. Sono quindi causate dalla stitichezza.

Per combattere questo disturbo è importante, oltre all’approccio medico, anche quello nutrizionale.

Seguire una dieta varia e sana, ricca di fibre e liquidi aiuta la regolarità intestinale. I giusti alimenti, inoltre, contribuiscono all’equilibrio della flora intestinale. Di conseguenza le feci saranno morbide e la defecazione sarà facile.

Anche una costante e moderata attività fisica è importante per mantenere l’intestino attivo.

In questo articolo vedremo quali alimenti prediligere e quali evitare. Vi spiegheremo anche l’importanza dei probiotici e dei fermenti lattici, amici dell’intestino.

Alimentazione corretta per le ragadi: l’importanza delle fibre

Le ragadi anali sono causate da:

Per chi soffre di uno di questi disturbi, è importante riequilibrare l’intestino per ammorbidire la consistenza delle feci e renderle più facili da espellere. In casi di diarrea cronica, l’alimentazione serve, invece, a normalizzare le feci e a rendere il loro pH meno acido.

Regolarizzando il transito intestinale le ragadi, in genere, migliorano nell’arco di una settimana circa. Quando ciò non avviene occorre rivolgersi al medico che valuterà la somministrazione di farmaci o pomate a uso locale.

L’alimentazione corretta per le ragadi deve essere ricca di:

Va, inoltre, praticata una moderata ma regolare attività fisica, per favorire i movimenti intestinali e contrastare la stitichezza. Anche l’assunzione di integratori contro la stipsi e probiotici può essere utile.

L’importanza delle fibre e dove trovarle

L’assunzione delle giuste quantità di fibre gioca un ruolo fondamentale nella cura e nella prevenzione delle ragadi anali.

Le fibre sono presenti in tutti gli alimenti di origine vegetale mentre sono assenti in quelli di origine animale.

Il giusto apporto di fibre rende le feci più morbide e facilita il transito intestinale e la defecazione. Esse, inoltre, aumentano la quantità di batteri buoni nell’intestino. Una flora batterica in buona salute è importante per combattere le infiammazioni intestinali.

Un’alimentazione corretta per le ragadi deve essere quindi molto ricca di frutta e verdura ma anche di legumi e cereali.

In particolare, sulla nostra tavola non possono mancare:

L’orzo è molto indicato per chi soffre di ragadi anali poiché ha proprietà antinfiammatorie, lassative e agisce sul microbiota intestinale. Questo cereale può essere consumato come primo piatto al posto della tradizionale pasta. Condito con legumi e verdure costituisce un piatto completo. L’orzo è anche la base di numerose zuppe molto indicate nel periodo invernale.

Anche l’avena è utile in caso di intestino pigro: le sue fibre assorbono l’acqua e favoriscono la motilità intestinale. Con la farina di avena si possono preparare molti prodotti da forno: pane, pancake e torte. I fiocchi di avena, invece, sono la base per porridge o granola: entrambi possono essere arricchiti con semi di lino, dall’effetto lassativo.

legumi sono ricchi di proteine, fibre e carboidrati. Per evitare che fermentino nell’intestino provocando fastidiosi gas è bene frullarli o aggiungere un pezzetto di alga nori durante la cottura. Anche l’ammollo dei legumi è molto utile per eliminare le saponine, sostanze che possono irritare l’intestino.

Tra le verdure quelle più ricche di fibre sono: il sedano, le carote, le patate, gli spinaci, i broccoli, le biete, le zucchine e le erbette. Molto importante è il metodo di cottura: da preferire quella al vapore che preserva le sostanze nutritive senza apportare grassi. Le verdure possono essere anche la base di zuppe e passati, piatti ricchi di acqua, molto utili per combattere la stitichezza.

Una buona idea per la cena è, per esempio, un passato di spinaci e patate arricchito da orzo e condito con un filo di olio extravergine di oliva.

Verdure come spinaci, patate e bietole possono essere abbinate ai legumi per creare polpette vegetariane da cuocere al forno.

Oli vegetali

Per favorire la velocità del transito intestinale e la morbidezza delle feci è molto importante utilizzare oli vegetali. Essi sono più digeribili rispetto ai grassi di origine animale (burro e strutto) e sono ricchi di vitamine.

Primo tra tutti l’olio extravergine di oliva: privo di colesterolo ma ricco di grassi monoinsaturi. Il suo consumo non dovrebbe mai superare i 30 ml al giorno, è infatti molto calorico.

Negli ultimi anni si sono diffusi anche altri oli vegetali, per esempio quello di cocco, molto utilizzato nelle cucine orientali. Da preferire quello biologico estratto a freddo perché conserva tutti gli elementi nutritivi.

L’olio di soia, invece, favorisce la regolarità intestinale ed è povero di grassi saturi.

L’acqua e la corretta idratazione

Il nostro fisico è composto al 75% di acqua: essa è fondamentale perché permette al corpo di svolgere numerose funzioni vitali. È importante anche per l’attività intestinale; l’acqua infatti rende le feci morbide, combatte la stipsi e favorisce il transito intestinale.

Chi soffre di ragadi anali dovrebbe idratarsi correttamente e bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno.

Per incrementare l’assunzione di liquidi vanno bene anche infusi e tisane. Particolarmente indicate quelle con liquirizia, malva e anice stellato che hanno effetto lassativo.

Anche i centrifugati di frutta fresca sono molto indicati per favorire l’idratazione. Essi, inoltre, contengono tutte le fibre della frutta, molto utili per l’intestino.

Alimentazione corretta per le ragadi: cibi da evitare

In caso di ragadi è bene evitare tutti cibi che hanno effetto infiammante o irritante ma anche quelli astringenti come per esempio il limone.

Tra i cibi da non mangiare per chi ha le ragadi troviamo, innanzitutto, le spezie quali pepe nero, peperoncino, senape e zenzero. Anche l’aglio e la cipolla possono causare irritazione.

Bisogna poi assumere con moderazione caffè e  poiché la caffeina e la teina in essi contenute causano infiammazione. Anche il tanto amato cioccolato va limitato.

Una dieta molto ricca di grassi di origine animale e latticini può alterare il pH fecale e la flora batterica intestinale. Quindi si consiglia di usare burro e strutto con moderazione e limitare il consumo di formaggi molto grassi.

Anche le proteine animali, in particolare la carne rossa, possono causare irritazione. Da evitare perciò salumiinsaccati, carne di manzo e bovino. Da preferire carni bianche, uova e pesce azzurro: alimenti ricchi di proteine e di grassi che fanno bene all’organismo.

Probiotici, prebiotici e fermenti lattici

In un’alimentazione corretta per le ragadi non possono mancare lo yogurt, i prebiotici e i fermenti lattici. Spesso questi termini vengono usati come sinonimi ma sono elementi molto diversi tra loro. Vediamo le differenze e perché sono importanti per il nostro intestino.

probiotici sono batteri viventi, contenuti in alcuni cibi, che aiutano a riequilibrare la flora batterica intestinale. Sono molto utili quando l’intestino è messo sotto stress da antibiotici, medicinali o malattie.

Per averne un beneficio bisognerebbe assumerne almeno un miliardo al giorno per circa un mese: una quantità impossibile da assimilare solo con il cibo. Per questo molti cibi sono addizionati con i probiotici, in primis gli yogurt da bere.

prebiotici invece sono contenuti nelle fibre idrosolubili di frutta, verdura e cereali integrali. Essi promuovono la crescita intestinale di colonie di batteri buoni che mantengono in equilibrio la flora batterica intestinale.

fermenti lattici sono batteri e lieviti che appartengono alla categoria dei probiotici. Si trovano nello yogurt e nei latti fermentati come per esempio il Kefir o il latticello ma anche nel Grana Padano.

Probiotici, prebiotici e fermenti lattici, quindi, contribuiscono al benessere dell’intestino e sono molto importanti in caso di problemi intestinali e ragadi.

Oltre che con l’alimentazione, le fibre si possono anche assumere grazie agli integratori per stitichezza e gonfiore addominale. In commercio ne esistono diverse formulazioni, sia in capsule che in bustine solubili, come ad esempio Enzyflat compresse di Named.

Per chi soffre di problemi di lentezza intestinale ricorrente si consiglia di consultare il proprio medico. Egli saprà indicare la soluzione più adatta alla propria situazione clinica.

Altri rimedi per le ragadi

Le ragadi anali sono causate principalmente dalla stitichezza. Le feci dure e lo sforzo durante la defecazione, causano tagli profondi e dolorosi alla mucosa anale. Se non trattate adeguatamente, perciò, possono infettarsi.

Oltre a fare attenzione a cosa mangiare per sfiammare le ragadi, è molto importante una corretta igiene intima: pulirsi delicatamente con la carta igienica e lavarsi accuratamente con un detergente intimo delicato. Anche utilizzare asciugamani morbidi ed evitare sfregamenti

Al bisogno si possono applicare creme ad azione anestetica e antinfiammatoria a base di lidocaina, per esempio. In caso di feci molto dure si possono utilizzare pomate per rilassare lo sfintere anale interno e facilitare la defecazione.

L’alimentazione resta il rimedio migliore per prevenire e curare le ragadi anali. Grazie al cibo è possibile curare la salute e il benessere intestinale.

Assumere quotidianamente fibre, prebiotici e la giusta quantità d’acqua ma anche limitare caffeina e sostanze irritanti e integrare l’alimentazione con fermenti lattici. Sono tutte buone abitudini per limitare la comparsa e i fastidi causati dalle ragadi anali.

Fonti

Istituto Superiore di Sanità

Fondazione Veronesi