Colliri
I colliri sono una preparazione ad uso oftalmico, nota soprattutto a chi indossa degli occhiali da vista o utilizza abitualmente delle lenti a contatto. In genere ha una base acquosa ed è il prodotto ottimale per alleviare i fastidi che colpiscono gli occhi.
Molte sono le tipologie di collirio che si possono trovare in commercio. Alcune sono ad uso medicale e al loro interno contengono una certa quantità di medicinale che aiuta nella cura di talune patologie dell’occhio.
Per quello che riguarda l’utilizzo dei colliri, si consiglia di chiedere, al bisogno, consiglio a uno specialista. In alcuni casi, soprattutto quando l’occhio è particolarmente stanco, si può aver bisogno di prodotti specifici.
Cosa sono i colliri
Come accennato in apertura, i colliri sono delle preparazioni ad uso oftalmico e con base acquosa che può essere o meno, arricchita con dei medicinali. Spesso l’utilizzo dei colliri, viene consigliato per alleviare i sintomi che interessano gli occhi, ma a volte la loro finalità non è questa.
Alcuni colliri vengono utilizzati anche a scopi diagnostici, come quello utilizzato per il controllo del fondo oculare. Questi prodotti aiutano la pupilla a dilatarsi e permettere una visuale migliore agli specialisti. Spesso il collirio viene raccolto all’interno di dosatori monodose, estremamente igienici. Caratteristica indispensabile, considerando che questo deve venire a contatto con l’occhio, che risulta comunque molto delicato.
Anche se la maggior parte delle composizioni sono molto delicate, a volte il prodotto può essere causa di fastidio, bruciore o lacrimazioni. La composizione di prodotti di questo genere è pensata per non causare né irritazioni né lesioni negli strati esterni dell’occhio. Le particelle che lo compongono sono estremamente piccole.
Gli eccipienti che vengono utilizzati per la formulazione sono molto importanti e determina:
- stabilità;
- conservabilità
del prodotto.
Principi attivi di un collirio
I principi presenti all’interno del collirio sono importanti affinché esso sia efficace. Da una parte si hanno gli eccipienti, dall’altra invece, i principi attivi.
Si parla di eccipienti riferendosi ai suoi elementi fondamenta li che ne permettono la conservazione, ma anche la stabilità della composizione. In particolare, essi vengono utilizzati per:
- favorire la solubilità del principio attivo;
- rendere più viscosa la preparazione;
- adegua il pH del collirio a quello dell’occhio;
- impedire che il prodotto si degradi;
- impedire che il prodotto venga contaminato da batteri;
- mantenere il prodotto tonico.
Il cloruro di sodio è presente in un gran numero di colliri e viene inserito in quanto in grado di rendere il composto tonico. L’inserimento di questo principio attivo viene fatto con valori che siano comunque fisiologici. In altre parole, la tonicità del prodotto dovrà essere pari a quello del fluido lacrimale e del plasma.
I sali vengono aggiunti al composto perché in grado di mantenere il pH nei valori corretti, quelli che non creano irritazione. Il valore del pH del fluido lacrimale dovrebbe essere intorno al 7,4. Purtroppo però, i colliri spesso, non riescono a rientrare in questo valore. Ecco che allora si deve procedere alla produzione di una composizione, che vi si avvicini il più possibile, ma che comunque non sia irritante.
A concludere la composizione ci pensano le sostanze attive, note anche come principi attivi. A seconda del collirio che si sceglie, esse possono essere molto diverse.
In alcuni colliri, vengono, ad esempio, inserite delle sostanze attive che hanno funzione farmacologico. La differenza di sostanze attive presenti nella composizione, determina, se il prodotto può essere o meno, acquistato in maniera libera, ovvero, sotto prescrizione medica.
Ovvio che, non tutti i colliri sono farmacologici, alcuni, ad esempio, si compongono di estratti vegetali che sono in grado di svolgere una funzione:
- emolliente;
- lenitiva;
- idratante;
- lubrificanti.
Colliri, questi, che possono essere utilizzati anche quando ci si sente particolarmente stanchi perché si passano molte ore al computer.
Tipologie delle gocce occulari per gli occhi
Come già accennato in precedenza, esistono molte tipologie di colliri. Queste sono distinguibili a seconda degli elementi che vanno a comporli, sia per quello che riguarda le sostanze attive che gli eccipienti.
In genere i diversi colliri, si distinguono a seconda della malattia o del disturbo su cui intervengono efficacemente.
Chi soffre di allergie stagionali, probabilmente li conosce bene. I colliri contro le allergie, sono in grado di prevenire le congiuntiviti allergiche.
Al loro interno sono presenti elementi antiallergica e antistaminici. Nel caso in cui si soffra di allergia, il medico specialista potrebbe prescrivere dei colliri a base di corticosteroidi. Questi prodotto sono in grado di coadiuvare l’azione di quelli contro le allergie.
Sottolineamo però, che si tratta di prodotti che devono essere prescritti da uno specialista.
Esistono anche gocce occulari antirossore. Si tratta di prodotti isotonici in cui vengono inseriti degli elementi rinfrescanti ed emollienti. Possono essere acquistati in farmacia senza alcuna prescrizione.
Nella maggior parte dei casi, questi prodotti hanno una composizione completamente naturale e quindi priva di effetti collaterali. Fatta eccezione per i casi in cui il soggetto abbia mostrato ipersensibilità nei confronti di uno degli elementi contenuti.
Altre tipologia di colliri in commercio, sono quelli la cui composizione viene arricchita di elementi antibiotici. Questi vengono prescritti dal medico nel caso in cui si riscontrino infezioni di derivazione batterica.
Sono un esempio i colliri raccomandati per contrastare episodi di congiuntivite acuta. In questi casi è raccomandato, prima dell’utilizzo, di leggere attentamente le indicazioni fornite dalla casa farmaceutica, o chiedere consiglio al medico.
Quando applicare le gocce per gli occhi
Quando si accusa secchezza oculare, ricorrere all’utilizzo di colliri, può essere molto importante per trovare sollievo. In genere si tratta di prodotti che sono in grado di:
- idratare;
- svolgere funzione umettante;
- lubrificare.
Tanto i colliri per secchezza oculare, che quelli antirossore, non sono efficaci per il trattamento degli stati partologici, per i quali è indispensabile procedere a terapia farmacologica sotto prescrizione medica.
I principi attivi presenti in prodotti di questo genere hanno funzione antinfiammatoria. Spesso nella composizione sono presenti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei, ovvero dei corticosteroidi.
Prodotti che devono essere utilizzati sotto consiglio medico e per un periodo di tempo limitato.
Per concludere indichiamo questi colliri che hanno lo scopo specifico di contrastare il glaucoma. Una forma di collirio farmaceutico che a volte viene sostituito da pomate oftalmiche o prodotti similari. All’interno di tale prodotto sono presenti:
- betabloccanti: vanno a ridurre la pressione sanguigna intraoculare;
- similari delle prostaglandine: in grado di favorire il deflusso dell’umore acqueo;
- inibitori dell’anidrasi carbonica: inibiscono la secrezione di quello che abbiamo definito umore acqueo;
- simpaticomimetici: con attività similare all’adrenalina e alla noradrenalina.
Modalità di utilizzo di un buon collirio per gli occhi
In precedenza abbiamo accennato che i colliri nella maggior parte dei casi vengono venduti in formulazioni monodose. Altre volte però, le confezioni sono multidose e in quel caso occorre prestare attenzione affinché la parte che viene maggiormente a contatto con gli occhi, non subisca contaminazioni.
Le monodosi, in linea generale, dovrebbero essere utilizzate entro 12/24 ore dall’apertura. Come ben si potrà immaginare, i colliri multidose, invece, al loro interno presentano delle sostanze conservanti. Grazie a questa composizione possono durare più a lungo e si non subire contaminazione microbica.
Dal momento dell’apertura, tale prodotto potrà essere utilizzato in un lasso di tempo che non dovrà superare le 3 settimane o 4 al massimo. Per quello che riguarda l’applicazione è molta semplice e può avvenire in completa autonomia.
Innanzitutto occorre assumere la posizione corretta, con la testa all’indietro e lo sguardo verso l’alto. Ci si aiuta con la mano per abbassare la palpebra inferiore, si posizione il contenitore del del collirio al di sopra dell’angolo dell’occhio, dove è presente il dotto lacrimale e quindi di pratica una leggera pressione sul contenitore.
Il numero di gocce da instillare dipende molto dalla tipologia di collirio e dalle indicazioni fornite dallo specialista. Nel caso in cui sia necessario, si può procedere allo stesso modo per l’altro occhio.
Se durante l’applicazione si nota che una piccola quantità di prodotto cade sulla guancia, si può procedere asciugandola con un fazzoletto o con dell’ovatta. Al termine dell’applicazione cercare di chiudere la palpebra delicatamente senza bruschi movimenti che farebbero scivolare via il collirio.
Perchè applicare le gocce per gli occhi
Il beccuccio del contenitore del collirio non dovrebbe venire a contatto con elementi che possano compromettere l’igiene. In ogni caso, è importante che esso non venga mai a contatto con gli occhi, per non creare piccoli graffi e irritazioni. Inoltre è importante lavare accuratamente le mani, prima dell’applicazione del collirio.
Nel caso in cui si utilizzino le lenti a contatto, si consiglia di utilizzare i colliri solo dopo la loro rimozione e attendere 15 minuti prima di indossarle nuovamente. In commercio è possibile trovare dei prodotti specifici per quello che riguarda chi indossa lenti a contatto abitualmente.
Se si ha il bisogno di utilizzare diverse tipologie di collirio, si ricorda che è opportuno far passare un certo lasso di tempo tra l’applicazione dell’uno e dell’altro. In genere questa indicazione è data sul foglietto illustrativo, altrimenti si può chiedere al medico o al farmacista.
Una pratica quest’ultima che è sempre utile, per evitare di utilizzare prodotti che non siano adatti alle proprie esigenze. Leggere le indicazioni riportate sul foglietto illustrativo. Si consiglia di prestare attenzione nel caso in cui si utilizzino prodotti che dopo l’apertura possono essere utilizzati in un tempo relativamente breve.
Effetti collaterali del collirio
Il collirio è un composto ad utilizzo oftalmico che viene spesso consigliato a tutti i soggetti che hanno degli occhi sensibili e che hanno bisogno di sollievo. In particole, viene consigliato a chi passa molte ore davanti allo schermo e a chi, utilizza occhiali e lenti a contatto.
Nonostante alcuni prodotti hanno una composizione completamente naturale, ci sono casi in cui l’utilizzo prolungato dei colliri potrebbe essere causa di effetti collaterali. Nello specifico è possibile che l’utilizzo di questi prodotti potrebbero essere causa di:
- arrossamento dell’occhio;
- prurito;
- bruciore.
Se si nota l’insorgere di tali sintomi è consigliabile sospendere l’utilizzo del collirio e quindi chiedere il parere del proprio medico di famiglia o dell’oculista di fiducia per riuscire a sostituire il collirio con un prodotto differente che non presenti forma di irritazione. Inoltre è importante controllare che il prodotto non sia scaduto e che non sia passato il tempo massimo di utilizzo l’apertura.
Prima dell’utilizzo del prodotto si consiglia sempre di chiedere il parere del proprio medico e controllare che all’interno della composizione non siano presenti elementi che possano essere causa di effetti collaterali.
Colliri con e senza ricetta
Lo abbiamo accennato in precedenza, ci sono alcuni prodotti che hanno bisogno di prescrizione medica ed altre che invece non ne hanno bisogno. I colliri medicali sono quelli che hanno bisogno di prescrizione medico.
L’esperto dovrà indicare il periodo di utilizzo e anche la quantità da applicare quotidianamente. Si ricorda che il superamento della quantità massima indicata potrebbe essere causa di effetti collaterali.
Ma molto spesso si può soffrire di piccoli disturbi oculari come gli occhi rossi o secchi. In questi casi possono essere utilizzati i colliri che sono acquistabili anche senza ricetta medica. Il rossore è un fastidio che si manifesta quando gli occhi si presentano eccessivamente secchi, non in grado di secernere lacrime.
Quando il problema è molto severo e si presenta in maniera costante, si consiglia comunque di rivolgersi al proprio oculista di fiducia, prima di acquistare un qualunque prodotto. In genere l’esperto consiglia una tipologia di collirio che può essere o antinfiammatorio, se si vuole dare sollievo agli occhi rossi. L’alternativa sono le lacrime artificiali, una soluzione allo stesso tempo idratante e lubrificante.
Quest’ultime sono perfette per tutti coloro che svolgono dei lavori che richiede di stare molte ore al pc. In grado di idratare gli occhi e di evitare che si aggravi presentando delle patologie che richiedono poi, interventi specifici.
Ribadiamo che, nel caso in cui il rossore e il fastidio sia dovuto a una patologia, non può essere risolto con un collirio non medicale. In questi specifici casi è indispensabile che un dottore proceda con una prescrizione specifica per la risoluzione della problematica.