L’ustione di primo grado è una lieve lesione non molto profonda che interessa la pelle. Le motivazioni più comuni di questo tipo di ustioni sono provocate da calore, elettricità, sostanze chimiche, radiazioni e sole.
Le manifestazioni che si possono avere sono un evidente rossore della parte ustionata. Non solo, alla lesione possono succedere forte bruciore, gonfiore, arrossamento e dolore. L’ustione di primo grado non prevede specifiche cure mediche poiché, data la lieve entità della ferita, possono risanare in 5 – 7 giorni senza lasciare cicatrici. L’intervento di primo soccorso che può essere messa in pratica è certamente quella di raffreddare la zona d’interesse con acqua fredda.
Può capitare in alcune circostanze in cui però il dolore può essere molto forte ed è opportuno avere un parere medico. In queste situazioni vengono spesso prescritte un uso topico di creme analgesiche oppure l’integrazione di antinfiammatori non steroidei.
Anche le scottature da sole sono classificate come un’ustione di primo grado, questo perché vanno a colpire lo strato superficiale della cute. In ogni caso le tempistiche di guarigione sono abbastanza brevi e non lasciano segni visibili sulla pelle.
La cura di ferite da ustioni deve comunque essere curata con attenzione per prevenire eventuali infezioni.
Gradi di ustione
Le ustioni di primo livello sono quelle che colpiscono la parte superiore della pelle e sono quelle meno gravi e che non lasciano cicatrici. Le ustioni si dividono dal meno grave al più grave:
- ustione di primo grado: le bruciature colpiscono l’epidermide, il primo strato della cute e rientra nelle categoria di bruciature minori;
- ustioni di secondo grado: è una lesione più profonda e colpisce il derma, il secondo dei tre strati della pelle. I sintomi con flittene ossia la presenza di vescicole ripiene di liquido e sono caratterizzate da dolore intenso. A loro volta le lesioni di questo grado sono divise in semplici e profonde. Le ustioni di secondo grado semplici sono simili alle quelle di primo grado guariscono in autonomia ma con tempi più lunghi, dai 10 ai 20 giorni e possono verificarsi delle lievi complicazioni. Le ustioni di secondo grado profonde non rimarginano in autonomia e presentano tempi di guarigione più lunghi dalle 3 alle 4 settimane e lasciano cicatrici abbastanza evidenti. In questo caso il trattamento chirurgico è necessario per la rimozione dei tessuti necrotici fino ad un’applicazione di innesti cutanei.
- ustione di terzo grado: questo indica il grado più grave delle ustioni e dove il contatto con fonti di calore, sostanze chimiche o fenomeni fisici. Sono delle lesioni degli strati più profondi della cute e può arrivare a colpire il tessuto adiposo, muscolare fino alle ossa. Si manifesta con necrosi cutanea, croste nere e pelle molliccia. Paradossalmente questo grado di ustione non porta particolari dolori e l’intervento chirurgico è necessario.
Inoltre sono gravi tutte le ustione che colpiscono:
- ustioni di terzo grado che colpiscono il 10% del corpo;
- ustioni di secondo grado che colpiscono il 30% del corpo e il 20% nei bambini;
- le vie respiratorie;
- ustioni estese a mani, volto, piedi zona anale – genitale e tratto digerente;
- ustioni da inalazioni.
Le ustioni lievi, scottature o ustione di primo grado sono dei traumi che colpiscono la pelle ma in modo superficiale. In particolare questo tipo di lesione va a colpire lo strato superficiale della pelle chiamato epidermide. I sintomi son un semplice rossore o eritema con un dolore abbastanza sopportabile. In particolare l’organismo umano è in grado di riparare l’epidermide colpito da un’ustione in poco tempo senza l’utilizzo di particolari medicinali.
Le scottature da sole sono classificate come ustione poiché colpiscono il primo strato della cute. Quello che succede con un’ustione superficiale è quello che comunemente va ad intaccare la pelle generando una dilatazione capillare.
Quali sono le cause
I motivi che possono provocare un’ustione di primo grado sono varie e possono capitare in qualsiasi momento. Nello specifico sono tra quelle più comuni in ambiente domestico e lavorativo.
Le zone del corpo che sono maggiormente ferite sono viso, mani, polsi e braccia. Le cause delle ustioni superficiali sono:
- calore: i casi in cui la cute ha un contatto diretto con fonti di calore come vapore, acqua e olio bollente, fiamme libere e oggetti roventi;
- sostanze chimiche: in alcuni casi anche durante l’uso quotidiano si faccia un uso eccessivo di solventi che possono provocare un’ustione lieve come candeggina, acido muriatico e ammoniaca;
- elevata esposizione a radiazioni ultraviolette quali lampade abbronzanti e sole.
- elettricità: anche le lesioni provocati dalla corrente elettrica rientrano nelle ustioni lievi e in particolare sono dovuti a prese elettriche,
- cavi elettrici ed elettrodomestici;
Nello specifico l’organismo umano è capace di poter rimarginarsi in autonomia da questo tipo di lesioni. In alcuni casi però quando l’ustione di primo grado interviene su orecchie, naso, bocca, occhi, genitali, addome e articolazioni è sempre necessario un consulto medico.
Ustioni di primo grado da sole e altri tipi
Il danno, o la gravità, di un’ustione si valuta con due elementi:
- percentuale di pelle danneggiata durante la bruciatura
- profondità: ossia entro quale strato di cute è andato ad intaccare l’ustione per poi classificarla come spessore superficiale, spessore intermedio o a tutto spessore.
Per quanto un’ustione di primo grado sia classificata come non preoccupante è bene sapere che può essere comunque pericolosa in particolari situazioni:
- quando vanno a colpire un ampio strato di pelle;
- quando sono coinvolte zone delicate del corpo: genitali, viso e articolazioni.
Oltre modo una bruciatura di piccole entità ma con una profondità abbastanza preoccupante, come possono esserle quelle di terzo grado, c’è il rischio di incorrere in una diagnosi peggiore.
Le scottature date dal sole sono classificate generalmente in quelle di primo grado ma ci sono alcune situazioni in cui posso riportare delle ustioni più gravi. I vari gradi di ustione solare sono divise dalla meno grave alla più grave:
- ustione solare di primo grado: è il grado di ustione solare a cuoi sono sottoposti comunemente gli individui, i sintomi sono pelle dolorante al tocco, cute secca e arrossata, brividi di freddo e in alcuni casi anche decimi di febbre. Questo tipo di scottatura tratta in particolare l’epidermide o comunque la parte superficiale della pelle;
- ustione solare di secondo grado: il primo strato di cute è dolorante al tatto e anche in questa situazione si manifestano brividi in presenza di febbre. Si nota anche eritema solare che si presenta sotto forma di tante bollicine ravvicinate, gonfie e arrossate. Colpisce sempre lo strato superficiale della pelle;
- ustione solare di terzo grado: è davvero raro che un soggetto sia colpito da un’ustione solare di terzo grado. I sintomi di questa scottatura sono febbre alta, pelle dolorante non solo al tatto, dolori articolari ed eritema. La pelle è arrossata e ricoperta di bolle e vesciche che, nel momento in cui si aprono, favoriscono la formazione di infezioni. Lo strato di pelle interessato e più profondo rispetto alle precedenti e il soggetto deve essere portato urgentemente al pronto soccorso.
Tempi di di guarigione di un’ustione di primo grado
Le ustione di primo grado tempi di guarigione sono molto veloci e l’organismo umano riesce indipendentemente a guarire. I tempi di risanamento sono brevi dai 5 ai 7 giorni.
Questi ovviamente i tempi di guarigione di un’ustione di primo grado possono variare in base al soggetto e all’estensione dell’ustione. Senza inconvenienti questo tipo di lesioni, che non sono molto comuni, non lasciano cicatrici.
Per agire velocemente basta seguire alcuni facili passaggi:
- raffreddare immediatamente la parte lesa, infatti la pelle ha la capacità di trattenere il calore e quindi il primo passo è quello di abbassare la temperatura della cute ustionata. Basta semplicemente immergere la zona in acqua oppure tamponare con un panno pulito immerso in acqua fredda;
- sciacquare la zona ustionata con acqua e sapone con delicatezza e in profondità;
- integrare una crema a base di benzocaina che da sollievo;
- proteggere la scottatura, bendare la zona con una garza vasellinata in modo da evitare che aderisca alla pelle. La medicazione va
- sostituire giornalmente;
- usare un antinfiammatorio non steroideo;
- non bucare le eventuali bolle formate per prevenire l’insorgere di infezioni.