La ritenzione idrica in gravidanza è una condizione che accomuna tutte le donne causando spesso disagio e talvolta dolore nelle zone colpite.
L’ aumento del peso e i cambiamenti ormonali provocano un ristagno dei liquidi in particolare nei piedi, nelle gambe e nelle caviglie. Spesso, le donne incinte si arrendono a questa condizione ma bastano pochi semplici accorgimenti per combatterla, sentirsi meglio e vedersi più belle.
In questo articolo vi spiegheremo come ridurre la ritenzione idrica in gravidanza grazie all’alimentazione, al movimento e a qualche segreto di bellezza.
Vogliamo, però, rassicurarvi fin da subito: la ritenzione idrica in gravidanza va via dopo il parto.
Ritenzione idrica in gravidanza
La ritenzione idrica in gravidanza è un ristagno di liquidi in eccesso tipico di questo periodo, dovuto in gran parte a fattori ormonali. Si manifesta per lo più negli ultimi mesi di gestazione ma, nei soggetti più predisposti, può essere visibile fin da subito.
In generale, la ritenzione idrica è una tendenza del corpo a trattenere tutti i liquidi all’interno dell’organismo. Questo accumulo avviene in particolar modo all’interno degli spazi intracellulari di addome e gambe. Queste parti sono geneticamente più predisposte al deposito di grasso e anche di liquidi.
La ritenzione idrica, inoltre, è un inestetismo che porta spesso a vergognarsi del proprio aspetto fisico, fattore da non sottovalutare in un periodo delicato come la gravidanza. I cambiamenti ormonali portano spesso sbalzi di umore e, a causa dell’aumento di peso la donna, si sente anche goffa e limitata nei movimenti. Tutto ciò può influire negativamente sull’immagine che ha di sé stessa, creando anche disagi psicologici.
Con lo squilibrio ormonale e l’aumento di peso dovuti alla gravidanza la ritenzione idrica si accentua causando gambe, piedi e caviglie gonfie. Il tratto caratteristico di questa condizione (anche al di fuori della gravidanza) è sicuramente l’edema: un rigonfiamento di alcune zone del corpo causato dall’accumulo di liquidi, protrattosi per anni, all’interno dei tessuti.
La ritenzione idrica in gravidanza colpisce oltre il 40% delle donne incinte e spesso è causata da una circolazione venosa e linfatica alterate. A causa della cattiva circolazione, insieme ai liquidi, tendono a stagnare all’interno del corpo anche altre sostanze come le tossine, che alterano anche il metabolismo cellulare.
Si parla molto di ritenzione idrica in gravidanza ma poche donne la affrontano nel modo corretto pensando che non sia possibile combatterla. Conoscere le cause e i rimedi è importante per migliorare o addirittura risolvere il problema.
Cause del ristagno di liquidi
La ritenzione idrica durante la gravidanza è dovuta a un insieme di cause:
- aumento di peso;
- cambiamenti ormonali;
- aumento del progesterone;
- alimentazione;
- vita sedentaria.
I cambiamenti ormonali, l’aumento del progesterone e del peso (entro certi limiti) sono assolutamente fisiologici e necessari alla salute della mamma e del feto. Durante i nove mesi aumentano i liquidi all’interno del corpo materno, anche il volume del sangue aumenta, per far fronte allo sviluppo del bambino. Il peso dei liquidi in eccesso favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni che causa il ristagno dei liquidi e la comparsa degli edemi.
A questo si aggiunge un’alimentazione spesso poco equilibrata a causa di nausee o “voglie” tipiche della gestazione. Consumare spesso alimenti ricchi di sale e carboidrati, come per esempio snack salati e pizza, fa aumentare la quantità di liquidi.; anche il consumo eccessivo di zuccheri e dolci fa sì che il corpo trattenga acqua. Inoltre, cedere spesso alla golosità comporta anche un aumento di peso, che in gravidanza andrebbe tenuto sotto controllo.
Una vita più sedentaria, tipica dell’ultimo trimestre, in cui il respiro si fa affannoso e ci si affatica dopo pochi passi contribuisce al gonfiore. Il poco movimento, unito al surplus calorico e ai fattori ormonali, genera un aumento della ritenzione idrica.
Molte donne sono spaventate da questa condizione, ma va detto che è assolutamente fisiologica e che spesso si risolve spontaneamente dopo il parto.
Cause | Rimedi |
Alimentazione | Bere molta acqua, mangiare frutta e verdura, limitare i cibi troppo grassi e salati. Consumare pochi dolci |
Vita sedentaria | Passeggiare o fare attività fisica leggera |
Aumento del peso | Mangiare sano senza cedere spesso alle “voglie”, fare attività fisica |
Sintomi
I sintomi della ritenzione idrica si manifestano nella seconda parte della gravidanza, in particolare all’inizio dell’ultimo trimestre. Nelle donne che ne soffrivano in precedenza, che sono in sovrappeso o che hanno problemi di circolazione invece, il problema può manifestarsi fin dalle prime settimane di gestazione.
La ritenzione idrica durante la gravidanza causa gonfiore in particolare a piedi, caviglie e gambe. Questo è accentuato nei periodi caldi o se la donna resta seduta o in piedi per lungo tempo. Spesso, inoltre, a fine giornata la donna incinta fatica a indossare scarpe e abiti stretti: non c’è da preoccuparsi è fisiologico.
Se, invece, l’edema si accompagna a ipertensione o a un aumento repentino di peso occorre consultare il proprio ginecologo o il medico di base. Potrebbe essere un campanello di allarme per una patologia più grave: la gestosi, una malattia pericolosa per mamma e bambino.
Come combattere la ritenzione idrica in gravidanza
Combattere la ritenzione idrica in gravidanza è possibile, seguendo piccoli e semplici accorgimenti:
- tenere gambe e piedi sollevati;
- indossare calze a compressione graduata;
- utilizzare scarpe comode;
- fare attività fisica;
- ridurre il consumo di sale;
- seguire un’alimentazione equilibrata.
Tenere le gambe sollevate, soprattutto la sera, aiuta il sangue a ridistribuirsi meglio nella parte alta del corpo. Eliminare, o limitare, l’uso di tacchi e scarpe strette favorisce la circolazione nei piedi, mentre indossare apposite calze aiuta il sangue a circolare meglio all’interno delle gambe.
Le calze a compressione graduata sono molto utili quando si sta nella stessa posizione per lungo tempo: sedute alla scrivania o in piedi, come accade alle commesse, per esempio.
Anche un’attività fisica moderata da giovamento: salire le scale invece di prendere l’ascensore o fare brevi passeggiate anziché utilizzare l’auto. Infine, l’alimentazione che, come abbiamo detto prima, può influire molto sulla ritenzione idrica in gravidanza.
Consumare molta frutta e verdura, limitare zuccheri e sale, favorire alimenti integrali sono buone abitudini che aiutano ed eliminare la ritenzione idrica ma che andrebbero seguite anche dopo la gravidanza.
Esercizi contro la ritenzione idrica in gravidanza
L’attività fisica in gravidanza ha numerosi benefici: favorisce la circolazione sanguigna e linfatica, riduce il ristagno di liquidi, aiuta a tenere sotto controllo il peso, tonifica la muscolatura.
Se la donna non ha mai praticato sport prima della gravidanza è bene che si rivolga al medico prima di iniziare una qualsiasi attività, tuttavia le passeggiate sono sempre ammesse (tranne quando è consigliato il riposo).
Tra le attività più indicate c’è il nuoto: in acqua il peso “diminuisce” e sarà più facile muoversi. L’acqua inoltre provoca una sorta di massaggio naturale su tutto il corpo, velocizzando l’eliminazione dei liquidi in eccesso.
Anche esercitarsi a corpo libero è molto utile per mantenere il peso sotto controllo e tonificare i muscoli. In quasi tutte le palestre ci sono corsi di tonificazione dedicati alle donne in gravidanza, che vanno a lavorare proprio sulle esigenze specifiche di questo periodo.
In ultimo il pilates, vero toccasana, che permette anche di rinforzare i muscoli della schiena molto sollecitati durante gli ultimi mesi di gravidanza e nei primi mesi dopo il parto.
Alimentazione
Come abbiamo visto sopra, l’alimentazione scorretta o poco equilibrata è una concausa della ritenzione idrica in gravidanza. In questi nove mesi, più che mai, è importante seguire un’alimentazione varia e sana.
Si consiglia di consumare cibi ricchi di fibre, come i prodotti da forno integrali e verdure, per aumentare il senso di sazietà e favorire il transito intestinale. Questo diminuirà la quantità di liquidi all’interno dell’organismo e il senso di gonfiore.
Mangiare ogni giorno le giuste quantità di frutta e verdura, prediligendo quelle di stagione e ricche di vitamina C. Alimenti ricchi di questa vitamina sono frutti freschi come ananas, agrumi, kiwi, fragole o ciliegie; verdure fresche come lattuga, radicchio o spinaci ma anche ortaggi freschi, come cavoli, cavolfiori, broccoli, pomodori o peperoni.
La vitamina C rinforza i capillari e combatte la vasodilatazione, riducendo il ristagno dei liquidi.
Anche bere molta acqua contribuisce a eliminare la ritenzione idrica in gravidanza poiché aiuta a espellere i liquidi trattenuti nel corpo. Inoltre, l’acqua serve a idratare meglio gli organi interni, messi a dura prova dalla gravidanza.
Altri rimedi
Per combattere la ritenzione idrica in gravidanza sono molto utili anche i massaggi linfodrenanti, consigliati a partire dal terzo mese. Essi favoriscono il drenaggio linfatico, prevengono la formazione degli edemi e lo smaltimento delle tossine accumulate. Inoltre, migliorando la circolazione rendono la pelle più elastica e meno soggetta alle antiestetiche smagliature.
Anche i bagni di sale sono molto utili per ridurre la pesantezza alle gambe: basta riempire la vasca con acqua tiepida, aggiungere sali del Mar Morto e restare a bagno per circa mezz’ora. Al termine di consiglia di risciacquarsi con acqua fresca e applicare olio di mandorle.
Stendere una crema drenante dopo la doccia o prima di andare a dormire favorisce la circolazione. Non tutte le creme per la ritenzione idrica e per la cura del corpo, però, possono essere usate in gravidanza: acquistate solo quelle testate e possibilmente, consultatevi con il vostro farmacista di fiducia.