L’ustione di primo grado è una lesione lieve e non molto profonda che interessa la pelle.
Il sintomo o la manifestazione che si presenta più spesso in questi casi è l’evidente rossore della parte ustionata. La lesione però, può provocare anche forte bruciore, gonfiore, arrossamento e dolore.
Nonostante ciò, questa tipologia di ustione non prevede specifiche cure mediche poiché, data la lieve entità della ferita, può risanare in 5 – 7 giorni senza lasciare cicatrici.
L’intervento di primo soccorso che quindi può essere messo in pratica è certamente quello di raffreddare la zona d’interesse con acqua fredda.
In alcune circostanze, però, il dolore potrebbe essere molto forte. Ecco perché è bene sapere come curare un’ustione di primo grado. In queste situazioni, infatti, i medici tendono solitamente a prescrivere creme analgesiche a uso topico oppure l’integrazione di antinfiammatori non steroidei per la cura del corpo.
Anche le scottature da esposizione al sole sono classificate come ustioni di primo grado, proprio perché vanno a colpire lo strato superficiale della cute. In ogni caso le tempistiche di guarigione sono abbastanza brevi e non lasciano segni visibili sulla pelle. È però importantissimo cercare di prevenirle attraverso l’utilizzo di creme solari SPF 50+.
Differenza tra ustione di primo e secondo grado
Non tutte le ustioni sono uguali e sono classificabili come segue:
- ustioni di primo grado. Sono quelle bruciature che colpiscono il primo strato dell’epidermide. Sono quindi le meno gravi e solitamente non lasciano cicatrici;
- ustioni di secondo grado. Si tratta di lesioni più profonde, che colpiscono il secondo dei tre strati del derma. Si caratterizzano per diversi sintomi, quali la presenza di vescicole ripiene di liquido sulla pelle, che possono provocare anche un dolore intenso. Le lesioni di questo grado sono a loro volta divise in semplici e profonde. Quelle semplici sono simili alle bruciature di primo grado: guariscono quindi in autonomia ma con tempi più lunghi (dai 10 ai 20 giorni circa). Le ustioni di secondo grado profonde, invece, non rimarginano in autonomia e presentano tempi di guarigione più lunghi, che solitamente vanno dalle 3 alle 4 settimane e tendono a lasciare cicatrici abbastanza evidenti. Inoltre, in questo caso, è necessario il trattamento chirurgico.
Oltre a queste due topologie, esistono anche le ustioni di terzo grado, che coincidono con il livello più grave. Solitamente si verificano quando il contatto con fonti di calore, sostanze chimiche o fenomeni fisici è prolungato o davvero molto intenso. Si tratta di lesioni degli strati più profondi della cute, che possono arrivare a colpire il tessuto adiposo, muscolare e addirittura le ossa. Si manifestano con necrosi cutanea, croste nere e pelle molliccia. Paradossalmente questo grado di ustione non porta particolari dolori, ma l’intervento chirurgico è strettamente necessario.
Quali sono le cause
I motivi che possono provocare un’ustione di primo grado sono vari e possono capitare in qualsiasi momento. Nello specifico, sono tra i più comuni quelle che avvengono in ambiente domestico e lavorativo.
Le zone del corpo che sono solitamente vengono colpite da questo fenomeno sono: viso, mani, polsi e braccia.
Le principali cause delle ustioni superficiali sono:
- calore, ovvero quando la cute ha un contatto diretto con fonti di calore, quali vapore, acqua, olio bollente, fiamme libere e oggetti roventi;
- sostanze chimiche. In alcuni casi, anche durante l’uso quotidiano, può capitare di fare un utilizzo eccessivo di solventi come candeggina, acido muriatico e ammoniaca, i quali possono provocare una lieve ustione;
- elevata esposizione a radiazioniultraviolette, quali lampade abbronzanti e sole;
- elettricità. Anche le lesioni provocate dalla corrente elettrica rientrano nella categoria delle ustioni lievi e spesso sono dovute al contatto con le prese elettriche;
- cavi elettrici ed elettrodomestici.
Nella maggior parte dei casi il corpo umano è capace di rimarginare in autonomia le ferite dovute a questo tipo di lesioni. A volte, però, però quando l’ustione colpisce zone come orecchie, naso, bocca, occhi, genitali, addome o articolazioni è necessario un consulto medico.
I differenti tipi di ustione di primo grado da raggi UV
Tra le tante tipologie di bruciature, le più comuni sono le scottature solari. Le ustioni di primo grado da sole sono infatti considerate come poco preoccupanti, ma, in alcuni casi, possono verificarsi anche situazioni più gravi.
Le varie tipologie di ustioni solari sono:
- ustione solare di primo grado, si tratta della tipologia alla quale sono soggetti solitamente gli individui. I sintomi coincidono con pelle dolorante al tocco, cute secca e arrossata, brividi di freddo e, in alcuni casi, anche decimi di febbre. Questo tipo di scottatura colpisce solitamente la parte superficiale della pelle;
- ustione solare di secondo grado. In questo caso il primo strato di cute è dolorante al tatto e anche in questa situazione si manifestano brividi e presenza di febbre. Si può notare inoltre la comparsa di un eritema solare, che si presenta sotto forma di tante bollicine ravvicinate, gonfie e arrossate;
- ustione solare di terzo grado. È davvero raro che un soggetto sia colpito da un’ustione solare di terzo grado. I sintomi di questa scottatura sono febbre alta, pelle e articolazioni doloranti ed eritema. La pelle si presenta molto arrossata e ricoperta di bolle e vesciche che, se si aprono, favoriscono la formazione di infezioni. Lo strato di pelle interessato e più profondo rispetto alle precedenti e il soggetto deve essere portato urgentemente al pronto soccorso.
Ustione di primo grado: rimedi e tempi di guarigione
Spesso ci si domanda: “le ustioni di primo grado in quanto guariscono?”
La risposta è semplice. Solitamente la loro guarigione è molto veloce e l’organismo umano riesce a guarire in modo autonomo in 5-7 giorni.
Questa tempistica è ovviamente soggettiva e dipende dall’estensione dell’ustione.
Quindi, come curare le ustioni di primo grado?
Per agire velocemente basta seguire alcuni facili passaggi:
- raffreddare immediatamente la parte lesa, abbassando la temperatura della cute ustionata. Basta semplicemente immergere la zona in acqua oppure tamponare con un panno pulito immerso in acqua fredda;
- sciacquare la zona ustionata con acqua e sapone con delicatezza e in profondità;
- applicare una crema apposita per donare sollievo all’epidermide;
- proteggere la scottatura e bendare la zona con una garza impregnata di vasellina in modo da evitare che aderisca alla pelle;
- usare un antinfiammatorio non steroideo;
- non bucare le eventuali bolle per prevenire l’insorgere di infezioni.
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