
Proal Pekana Named Gocce 50 ml
24,90 €
Proal Pekana in gocce è ideale per contrastare il raffreddore da fieno, le pollinosi, eczema e dermatiti.
A cosa serve Proal Pekana di Named
Proal Pekana in gocce è ideale per contrastare il raffreddore da fieno, le pollinosi, eczema e dermatiti. È un medicinale omeopatico di tipo spagirico, utile anche per supportare in generale le reazione allergiche più comuni, come la crosta lattea. Grazie alla sua formulazione completamente naturale, permette di avere un rimedio per migliorare la presenza di macchie dovute alle eruzioni cutanee o all’orticaria, ma anche varie problematiche che possono presentarsi agli occhi.
Grazie alla presenza della comocladia dentata in queste gocce occulari, è possibile migliorare i dolori di tipo pulsante e le infiammazioni accompagnate da bruciore agli occhi, come le congiuntivite allergiche e le nevralgie, mentre la euphrasia è un rimedio naturale molto importante per lenire i dolori e le irritazioni alla congiuntiva, di tipo infettivo o infiammatorio. La juglans, invece, è ideale per le eruzioni suppurative e pruriginose, come gli eczemi o le turbe a livello digestivo.
Composizione
Quello che permette al collirio per congiuntivite Proal Pekana di essere efficace è la sua composizione con una serie di elementi inseriti per permettere di godere dei benefici del prodotto:
- Comocladia dentata D6: utile per contrastare le affezioni dell’occhio, dolori a livello oculare, nevralgie ciliari e rinocongiuntiviti allergiche;
- Ailanthus Glandulosa D4: contrasta l’orticaria e gli eritemi a livello cutaneo;
- Juglans regia D4 spagirico: lenisce la pelle eliminando le semsazioni di prurito. Agisce anche sulle turbe a livello digestivo;
- Euphrasia D4 Spagirico: utile per contrastare le infiammazioni e le infezioni a livello della congiuntiva;
- Gratiola D4: la sua azione è efficace sulle congiuntiviti e le rinocongiuntivite;
- Sarsaparilla D6: per il prurito dato dalla dermatite;
- Okoubaka D4: agisce sui disturbi della digestione, le intossicazioni di natura virale, batterica o alimentare. La sua azione si attiva per la protezione del fegato promuovendo la rigenerazione cellulare;
- Taraxacum officinalis D12 Spagirico: utilizzato per il drenaggio epato-biliare.
La composizione è generalmente ben tollerata.
Si consiglia, per l’assunzione di chiedere il parere del proprio medico, soprattutto nel caso in cui si stiano seguendo delle terapie farmacologiche. In alcuni specifici casi è possibile che si consigli l’assunzione di Named Proal Pekana in associazioni con prodotti specifici per aiutare a superare taluni fastidi.
Come assumere Proal Pekana
In base alle singole necessità: per gli adulti utilizzare 15 gocce 3 volte al giorno, 10 gocce per i bambini in età da scuola e 7 per i lattanti. Assumere prima dei pasti, diluendole in poca acqua.
Formato
Il flacone di Proal Pekana contiene 50 ml con un semplice contagocce.
Avvertenze e controindicazioni
Consultare il proprio medico curante prima dell’assunzione. I rimedi naturali non possono sostituire terapie con medicinali e non vanno considerati dei sostituti di uno stile di vita sano ed equilibrato.
Non utilizzare in gravidanza e in allattamento, ovvero, chiedere il parere del proprio medico prima dell’utilizzo del prodotto. Non superare mai la dose massima giornaliera consigliata, nel caso in cui questo dovesse succedere accidentalmente, si consiglia di chiedere il parere del proprio medico, ovvero recarsi presso il più vicino ospedale.
Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Sospendere l’assunzione del prodotto nel caso in cui si dovesse notare l’insorgere di effetti indesiderati. Segnalare all’Agenzia del farmaco, eventuali effetti indesiderati rilevati e non ancora segnalati.
Non somministrare dopo la data di scadenza. Tale indicazione è valida solo nella misura in cui il prodotto sia stato conservato nella maniera corretta. Conservare all’interno della confezione originale lontano da fonti di luce e di calore diretto, il luogo fresco ed asciutto.
Non gettare il prodotto nelle acque domestiche ovvero nei rifiuti di tipo domestico, chiedere la modalità giusta al proprio farmacista. Non utilizzare il prodotto nel caso in cui, in passato, si sia mostrata ipersensibilità nei confronti di uno o più elementi presenti all’interno della composizione.
La febbre da fieno
Quando si parla di febbre da fieno di fa riferimento alla rinite allergica da pollinosi: è un’allergopatia estremamente comune che si presenta stagionalmente o periodicamente nei soggetti sensibili.
Questa interessa in particolar modo la muscosa del naso, degli occhi e delle vie respiratorie, ed è in genere provocata dai pollini.
Alcuni individui inoltre manifestano l’allergia anche dopo aver avuto contatto con la polvere, con il pelo dei felini e con quelle che sono altre sostanze irritanti.
Tuttavia, bisogna precisare che il polline non è il vero e proprio allergene che causa la febbre da fieno: per convenzione si dice che questo è il fattore principale.
In realtà, a causare la febbre da fieno sono le proteine che si trovano all’interno dei pollini, come le proteine di riserva, le profiline e le pathogenesis related proteins.
Trattandosi di una rinite allergica che è causata dalle proteine che si trovano all’interno dei pollini, questa febbre diventa più forte nel corso dei mesi primaverili, specialmente se ci sono parchi fioriti o si è in campagna.
Indipendentemente da quella che è la stagione in cui si presenta l’allergia, è stato visto che la febbre da fieno viene anche influenzata dallo stress emotivo o dall’abuso di alcolici.
Al giorno d’oggi si conoscono più di venti tipi diversi di febbre da fieno, che sono scatenate da più di 3500 piante, tra le quali il frassino, la betulla e le graminacee.
Tra i sintomi principali della febbre da fieno ci sono gli starnuti, il prurito al naso, gli occhi rossi, la sensazione di naso chiuso causata spesso dalla rinorrea.
Ancora, c’è la difficoltà a respirare e il prurito al palato, agli occhi ed alle orecchie: non di rado si possono avere anche mal di testa.