La valeriana in gravidanza si può prendere ma solo sotto stretto controllo medico e per periodi di tempo molto brevi. Pur essendo un’erba medicinale con blando effetto sedativo, i suo effetti sul feto non sono ancora stati dimostrati pertanto la cautela è d’obbligo.
I disturbi del sonno colpiscono la maggior parte delle donne in gravidanza, a partire dalle prime settimane e, soprattutto, nell’ultimo trimestre. I cambiamenti fisici e ormonali causano un’alterazione del ciclo sonno-veglia che impedisce alle future mamme di dormire bene.
Per le donne incinte la qualità del sonno è molto importante. Il corpo materno è costantemente impegnato a far crescere il feto e di notte ha bisogno di recuperare le energie.
Anche dopo il parto il riposo della mamma può essere difficoltoso a causa dell’allattamento, del pianto del bambino o di stati d’ansia dovuti ai cambiamenti ormonali.
Per questo molte donne ricorrono a tisane o integratori a base di valeriana o melissa per poter riposare meglio. Tuttavia, pur essendo rimedi naturali, devono essere assunti con cautela perché i lori principi attivi passano al feto attraverso la placenta e al bambino durante l’allattamento.
In questo articolo vi spiegheremo quando e come assumere la valeriana e vi daremo qualche consiglio per favorire il riposo notturno.
Valeriana in gravidanza
La valeriana è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Valerianacee che cresce in Europa e in Asia. Da sempre utilizzata nella medicina tradizionale per le sue proprietà calmanti e distensive, aiuta anche a eliminare i gas dall’intestino e a placare i crampi addominali.
I principi attivi della valeriana limitano l’attività del neurotrasmettitore GABA e calmano il sistema nervoso centrale. Inducono quindi uno stato di rilassatezza e calma che favorisce il sonno e il buon riposo.
Durante la gravidanza, i cambiamenti fisici e ormonali impediscono alla futura mamma di riposare bene: il suo sonno è spesso agitato e interrotto da molti risvegli notturni. La stanchezza si ripercuote poi sulle attività della giornata mettendo la donna in uno stato di spossatezza cronica.
Per questo motivo, molte donne chiedono di poter assumere valeriana durante la gravidanza. I pareri sull’utilizzo di questa pianta durante la gestazione sono difformi. Alcuni ritengono che non vada mai usata altri, che si possa assumere con moderazione.
Noi consigliamo di assumere la valeriana solo sotto controllo medico e per brevi periodi di tempo. Pur essendo una sostanza naturale, infatti, può avere degli effetti collaterali e richiede molta attenzione in un periodo delicato come la gestazione.
Valeriana in gravidanza controindicazioni
Non esistono studi clinici che dimostrino la pericolosità della valeriana per il feto ma sappiamo che qualsiasi sostanza assunta dalla madre passa al nascituro attraverso la placenta.
Gli effetti sedativi della valeriana, inoltre, possono essere molto forti su soggetti che non l’hanno mai presa. Si sconsiglia quindi di iniziare ad assumerla durante la gravidanza.
Le donne che la assumevano già prima, invece, possono prenderla con più serenità poiché il loro corpo è già abituato.
L’uso prolungato della valeriana può provocare mal di testa, aumento della pressione e bradicardia. Questi effetti collaterali sono potenzialmente pericolosi sia per la madre che per il feto, e per questo motivo vanno evitati.
In assenza di dati scientifici sulla sua pericolosità, possiamo dire che si può prendere la valeriana in gravidanza ma solo dopo aver consultato il medico o il ginecologo.
Questi consigli valgono anche in allattamento, altra fase molto delicata nella vita di una donna. Ricordiamo che tutte le sostante ingerite dalla madre passano al bambino attraverso il latte.
Tisana alla valeriana in gravidanza
Bere una tisana alla valeriana la sera prima di coricarsi è il modo migliore per assumere quest’erba officinale. La sua preparazione può essere un rituale rilassante che introduce a una notte di riposo ristoratore.
La valeriana è venduta sia in bustine che sfusa, nelle erboristerie. Se acquistate le bustine preparatela seguendo le indicazioni riportate sulla confezione se, invece, la acquistate in erboristeria fate bollire 200 ml di acqua, mettete un cucchiaio di valeriana secca nell’apposito colino e lasciate in infusione 10 minuti.
La valeriana ha un sapore amarognolo: per renderla più gradevole dolcificate la tisana con miele, zucchero o sciroppo d’acero. Sorseggiate con calma la vostra tisana in un ambiente calmo, magari con luci soffuse e con la vostra musica preferita in sottofondo, mezz’ora prima di andare a dormire.
Spesso, per mitigare il suo sapore la valeriana viene miscelata con la melissa, anch’essa dalle proprietà calmanti e antispastiche. Recatevi dal vostro erborista di fiducia e chiedetegli un mix per preparare un’ottima tisana con valeriana e melissa.
Melatonina in gravidanza
L’insonnia è un disturbo del sonno che caratterizza la gravidanza e molte donne, si chiedono se possono prediligere i rimedi naturali come, ad esempio, assumere la melatonina.
La melatonina è un ormone prodotto dal nostro corpo per regolare il ciclo sonno-veglia. Vine rilasciato dalla ghiandola pineale che ne secerne poco durante il giorno, in presenza di luce, e tanto la sera, quando la luce cala. Quando il cervello non rilascia la giusta quantità di melatonina si inizia a soffrire di insonnia. Per far fronte a questa carenza e favorire il riposo si fa ricorso agli integratori di melatonina: gocce, pillole o tisane.
A oggi non ci sono studi scientifici che dimostrino gli effetti degli integratori di melatonina sul feto. Gli unici esperimenti, condotti su animali, hanno evidenziato che per brevi periodi di tempo non comporta rischi ma sul medio-lungo periodo non ci sono evidenze. In genere quindi, si sconsiglia l’assunzione di melatonina durante la gravidanza.
In casi gravi di insonnia e disturbi del sonno è bene rivolgersi al medico che, analizzata la situazione della paziente, valuterà se è il caso di somministrarla e in quali dosaggi.
Lo stesso discorso vale per l’assunzione della melatonina durante l’allattamento. Non esistono studi in merito all’effetto che possa avere sui bambini quindi si sconsiglia alle donne che allattano di prendere melatonina. Occorre sottolineare che nei neonati e nei bambini molto piccoli il ciclo sonno-veglia non è ancora sviluppato e l’assunzione di melatonina potrebbe interferire con esso.
Insonnia in gravidanza
L’insonnia in gravidanza colpisce circa il 90% delle donne. A partire dal primo trimestre i cambiamenti fisici e ormonali influiscono sulla qualità del sonno della futura mamma e ciò ha ricadute sulla sua vita quotidiana. Il 13% delle donne soffre di disturbi del sonno nelle prime fasi della gravidanza, il 20% circa nel secondo trimestre mentre, ben oltre il 60% nel terzo trimestre.
Le cause dell’insonnia in gravidanza sono:
- cambiamenti ormonali;
- reflusso gastrico;
- ingrossamento dell’utero;
- contrazioni preparatorie al parto;
- minzione frequente;
- posizione del feto.
Sintomi e consigli
L’insonnia in gravidanza si manifesta in diversi modi, non solo con difficoltà nell’addormentarsi. La futura mamma di solito ha un riposo disturbato, con frequenti risvegli notturni dopo i quali fatica a riprendere sonno. In molti casi si sveglia alle prime luci dell’alba perdendo così importanti ore di riposo.
Oltre a bere tisane con valeriana a e melissa prima di addormentarsi, può essere utile seguire dei semplici accorgimenti per favorire il sonno:
- cena leggera: evitare cibi grassi che favoriscono il reflusso gastrico e troppo zuccherati poiché funzionano come eccitanti;
- evitare alimenti eccitanti o piccanti nella seconda parte della giornata;
- creare una routine serale: aiuta la mente a rilassarsi e la predispone al sonno;
- fare un bagno caldo: prima di coricarsi un bagno rilassante è molto utile. Per potenziarne l’effetto versare qualche goccia di olio essenziale di lavanda o camomilla nell’acqua calda;
- alzarsi: se non si riesce a prendere sonno o ci si risveglia di notte e si fatica a riaddormentarsi. Rimanere sdraiate a letto aspettando il sonno può creare e ansia e nervosismo. Alzarsi a passeggiare per casa o leggere un libro, può aiutare a rilassarsi;
- attività fisica: praticare una leggera attività fisica durante il giorno aiuta a scaricare la tensione. Anche lo yoga e le altre tecniche di rilassamento funzionano bene contro l’insonnia.
L’insonnia in gravidanza è fisiologica e, nella maggior parte dei casi, si risolve con una tisana o con un cambiamento di abitudini. In alcuni casi, però, può diventare difficile da gestire e genera nella donna una stanchezza cronica che le impedisce di vivere serenamente la gravidanza.
In questi casi, è necessario rivolgersi al medico curante che individuerà le cause e stabilirà un piano di cura o una terapia con i farmaci. L’insonnia in gravidanza può anche essere il campanello di allarme di stati d’ansia o depressione latenti. È importante, quindi, non trascurare mai questo sintomo.
Gli stessi consigli devono essere applicati anche dopo la gravidanza, durante l’allattamento. Anche per le neo mamme il riposo è molto importante per recuperare le energie sia fisiche che mentali. Una passeggiata all’aria aperta con la carrozzina o un bagno caldo dopo aver messo a nanna il piccolo possono aiutare a riposare bene e a ricaricarsi in vista della nuova giornata.
Qualora si vogliano assumere integratori per favorire il buon riposo ricordiamo che è sempre bene rivolgersi al medico per evitare rischi per sé e per il proprio bambino.