legame tra zuccheri e colesterolo

Ci sono correlazioni tra la presenza di zucchero e quella di colesterolo. In effetti è possibile che un’eccessiva quantità di zuccheri posso essere causa di un aumento smisurato del colesterolo cattivo, noto come LDL e dei trigliceridi. Questo non vuol dire che si debba eliminare completamente lo zucchero dalla propria dieta, in quanto anche un comportamento di tale genere potrebbe essere dannoso per l’organismo tanto quanto un consumo eccessivo.

Gli zuccheri devono essere suddivisi nell’arco della giornata al fine di averne sempre il giusto quantitativo evitandone gli eccessi. Lo stesso vale anche per tutti quegli alimenti che possono aumentare la presenza di colesterolo nel sangue.

Tanto lo zucchero, quanto il colesterolo deve essere presente all’interno dell’organismo nei giusti quantitativi per evitare che siano dannosi.

Legame tra zucchero e colesterolo

Per poter comprendere quale sia il rapporto tra lo zucchero e il colesterolo è indispensabile innanzitutto, comprendere che una quantità eccessiva di zuccheri e di carboidrati. Essi indeboliscono il sistema immunitario e aumentano della glicemia basale, con picchi glicemici ed iperglicemia.

Questo vale per i carboidrati ma non per le fibre che non vendono digerite dall’organismo, ma sono di grande aiuto per aiutare la regolarità dell’intestino. Un aumento di zuccheri e carboidrati può essere causa di un aumento di produzione di grassi e di colesterolo.

Un sistema questo che può essere la base per l’alterazione del metabolismo lipidico. Un aumento eccessivo dello zucchero porta a un aumento del colesterolo cattivo, noto come LDL, con conseguente riduzione dell’HDL, che invece dovrebbe essere presente in quantità maggiore.

Una condizione questa che può essere causa di un aggravamento di patologie come il diabete, in quanto un aumento degli zuccheri può essere causa dell’aumento del colesterolo intracellulare, il quale interferisce con la secrezione di insulina e con il metabolismo del glucosio.

La tolleranza del glucosio diminuisce all’aumentare dei livelli di colesterolo nel sangue.

Cosa sono gli zuccheri

Per comprendere tale metabolismo occorre conoscere cosa sono gli zuccheri. Gli zuccheri o meglio definiti come carboidrati, sono delle biomolecole che svolgono diverse tipologie di funzioni biochimiche e strutturali.

Essi sono indispensabili per l’organismo per poter avere la giusta dose di energia e poter quindi affrontare tutti gli impegni della vita quotidiana. Ma all’assunzione di alimenti ricchi di zuccheri occorre prestare molta attenzione. 

Lo zucchero chiama altro zucchero, questo vuol dire che crea una sorta di dipendenza. Propri per questo motivo occorre, evitare i cibi ricchi di zuccheri, ovvero limitarne l’utilizzo per non andare a creare delle problematiche al corpo con un apporto eccessivo degli stessi.

In linea generale l’Organizzazione Mondiale della Sanità predica un consumo non eccessivo di zuccheri, ma in maniera particolare si rivolge a quelli aggiunti. In particolare quelli presenti negli alimenti confezionati come i dolci industriali, i succhi di frutta e anche la pasta non di farina integrale.

Un aumento eccessivo di zucchero non solo può essere causa di un aumento del colesterolo, ma anche di un innalzamento del rischio dei disturbi cognitivi, il peggioramento della memoria e dell’ippocampo. Un’alimentazione che prevede un consumo eccessivo di zuccheri può essere fonte di rischio per quello che riguarda lo sviluppo di patologie, obesità, malattie a livello cardiaco e casolare, deterioramento cognitivo e sindrome metabolica.

Cos’è il colesterolo

Per quello ce invece riguarda il colesterolo, esso appartiene alla famiglia dei lipidi, un grasso che è presente nel sangue e la quale presenza può essere esogena o endogena. Questo vuol dire che il colesterolo viene prodotto dall’organismo in maniera autonoma, ma viene anche apportato dall’alimentazione, che proprio per questo deve essere quanto più sana e variegata possibile.

In alcuni soggetti la quantità di colesterolo all’interno del corpo può verificarsi non solo per un’alimentazione sbagliata, ma anche per alcuni fattori genetici. In questi ultimi casi si parla non di colesterolo da alimentazione, ma piuttosto di ipercolesterolemia familiare.

Tale problematica dovrebbe spingere, chiunque abbia familiarità con questa problematica a procedere a dei controlli specifici, i quali permettono di mettere in atto una notevole prevenzione, per quello che riguarda le patologie correlate al colesterolo. In linea generale, essendo il corpo umano una macchina perfetta, esso dovrebbe essere in grado di regolare in maniera autonomia i livelli di colesterolo, per riuscire a mantenerli a un livello che sia veramente ottimale per l’individuo.

In genere questo processo viene regolato dal cortisolo, ma in alcuni casi può risultare alterata e dare spazio all’ipercolesterolemia o ipocolesteolemia. In tali casi, pensare di evitare l’apporto di colesterolo con l’alimentazione è sbagliato in quanto meno colesterolo viene assunto e più se ne produce.

Insomma, il livello di colesterolo nel sangue deve essere sempre tenuto a un quantitativo che sia quello giusto per l’organismo, ricordando che si tratta di una molecola lipidica fondamentale. Il colesterolo partecipa a una serie di processi essenziali, come la formazione della bile, la sintesi vitamina come la D, la regolazione di quella che è la fluidità delle membrane delle cellule.

Inoltre partecipa alla produzione del coenzima Q10, sintesi di estrogeni e testosterone. Quando si verifica un’alterazione del meccanismo di produzione ed immagazzinamento del colesterolo, si può verificare un aumento del rischio di sviluppare depositi di grasso nelle arterie, esponendo il soggetto a gravi rischio tra cui l’insorgenza di ictus e di infarti.

A questo punto, si rivela indispensabile conoscere quelli che sono gli ottimali livelli di colesterolo.Il totale dovrebbe assestarsi sui 200 mg/dl, l’HDL non inferiore ai 50 mg/dl e LDL 100 mg/dl. 

Come gli zuccheri si trasformano in colesterolo

A questo punto, occorre comprendere come lo zucchero fa aumentare il colesterolo. In linea generale è pensiero comune che limitando l’apporto di grassi nella propria dieta diminuisce anche il colesterolo, ma si tratta di un meccanismo che non è così immediato.

Gli zuccheri stimolano l’insulina e proprio questo processo va a stimolare l’enzima di biosintesi del colesterolo. Quindi l’eccesso di colesterolo è maggiormente causato dagli zuccheri che dai grassi.

Occorre poi tenere a mente che un elevato consumo di zuccheri aiuta ad incrementare le infiammazioni dell’organismo con alterazioni endoteliali. Un consumo eccessivo di zuccheri semplici, come quelli presenti nei cibi industriali può essere causa di una serie di patologie come: obesità, disturbi cardiaci e vascolari, deterioramento a livello cognitivo, diabete, sindrome metabolica e infine indebolimento delle difese immunitarie.

Questo però non è certo il via libera per il consumo di zuccheri complessi contenuti in cereali e legumi, ad esempio. La presenza eccessiva di zuccheri, porta alla produzione dell’insulina che stimola quella del colesterolo.

Ecco il legame che unisce le die molecole. Quindi occorre diminuire gli zuccheri per evitare un innalzamento del colesterolo.

Ci sono però degli zuccheri che sembrano essere meno dannosi di altri, come il miele, il fruttosio e il glucosio.  Un consumo eccessivo di zuccheri porta a un regime alimentare squilibrato e questo può esporre a diverse patologie, esattamente come l’eccesso di colesterolo.

In definitiva è possibile affermare che risulta essere molto importante adottare uno stile di vita sano ed equilibrato, con un apporto minimo di zuccheri. Quest’ultimi, devono essere diminuiti soprattutto se derivanti da alimenti industriali.

Maggiore tolleranza per gli zuccheri della frutta e naturalmente contenuti negli alimenti. Attenzione in0ltre, a tutti quei cibi che hanno zuccheri nascosti, tenendo presente che essi non si trovano solo all’interno dei cibi dolci, ma anche quelli salati, come la pasta, il pane e la pizza.

La giusta quantità di zuccheri

È proprio l’OMS a raccomandare una netta diminuzione nel consumo degli zuccheri. In particolare quello che si raccomanda è un minore utilizzo di bevande ed alimenti che contengono zuccheri aggiunti.

Si consiglia inoltre di prestare particolare attenzione alla dieta dei bambini di età inferiore ai 2 anni, mentre tra i 2 e i 9 anni gli zuccheri non devono superare il 10% del fabbisogno calorico giornaliero. Un consumo eccessivo può essere causa di accumulo di grasso nelle cellule epatiche, con possibile sviluppo di patologie come il diabete, l’obesità, ma anche insulino-resistenza e rischi a livello cardiovascolare.

In definitiva quello che è occorre fare è adottare uno stile di vita sano e una dieta equilibrata che permetta di avere il giusto apporto di elementi senza però creare uno squilibrio. Mentre per il bambino la soglia da non superare è la soglia del 10%, per l’adulto tale soglia consigliata dall’OMS è quella del 15% del fabbisogno calorico giornaliero. 

Occorre però sottolineare che per via di un’alimentazione ricca di cibi industriali, bibite zuccherate e lo zucchero che viene aggiunto anche alle bevande calde, è molto semplice superare tale soglia. Ovviamente eliminare lo zucchero, non è né semplice, né tanto meno raccomandabile.

Nonostante questo è comunque importante riuscire a seguire una sana e variegata alimentazione, che permetta comunque al corpo di restare in perfetto equilibrio ed avere tutto ciò di cui ha bisogno. Questo è lo stesso motivo per cui, non si parla di dieta in senso stretto, ma piuttosto di un’alimentazione corretta.

Limitando lo zucchero sarà possibile anche evitare che il colesterolo sia presente in maniera eccessiva e che diventi dunque un fattore di rischio. Per riuscire a prevenire tutto questo, si consiglia di inserire nella propria alimentazione, non solo frutta e verdura di stagione, ma anche legumi, olio di oliva, alimenti ricchi di fibre, abbondanti dosi di vitamina C, pesce azzurro, noci, avocado, mandorle.