gonfiore alle gambe cause

Il gonfiore alle gambe o alle caviglie è una condizione abbastanza comune in tutto il mondo: questa porta ad avvertire un vero e proprio senso di pesantezza degli arti inferiori, rendendo meno piacevoli moltissime attività quotidiane. Quando si parla di gonfiore alle gambe si fa spesso riferimento ad un fenomeno chiamato edema: questo non è altro che un accumulo di liquidi all’interno del corpo che porta al gonfiore della zona che viene colpita.

Generalmente, l’edema è causato dalla ritenzione idrica, che è una condizione molto comune che viene causata da numerosi fattori: il gonfiore può manifestarsi sia alle gambe che alle caviglie, oppure può essere generale. Questo inoltre può manifestarsi attraverso un cambiamento nel colore della pelle, aumento di peso, dolore e rigidità articolare: strettamente collegato all’edema, è il linfedema.

Il linfedema è il gonfiore che colpisce specialmente le gambe e che viene causato da un malfunzionamento del sistema linfatico, oppure dalla presenza di alcune malattie ereditarie: all’interno del sistema linfatico è possibile trovare una serie di linfonodi. Questi sono collegati da vasi in cui passa un fluido che, se non viene riassorbito bene dal corpo, va ad accumularsi nei tessuti, facendo avvertire dolore, disagio e perdita di movimento.

Fattori di rischio del gonfiore alle gambe

Avere uno stile di vita sbagliato, così come alcune condizioni mediche, possono favorire lo sviluppo del linfedema, quindi del gonfiore alle gambe: ecco quali sono alcuni fattori di rischio ai quali è necessario prestare attenzione. In primo luogo, la ritenzione idrica è spesso causato da un consumo esagerato di sale, quindi questo va eliminato; in secondo luogo, c’è da dire poi che le donne sono molto più propense degli uomini alla ritenzione idrica.

Ci sono poi alcune condizioni di salute che possono favorire lo sviluppo del linfedema, come il sovrappeso, l’anemia e l’allergia; un altro fattore da tenere in considerazione è anche l’età. Le persone più avanti con gli anni, se passano molto tempo sedute, possono sviluppare facilmente l’edema: questo diventa ancora più frequente se il soggetto soffre anche di problemi ai reni oppure al cuore.

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Un altro fattore che porta allo sviluppo dell’edema è la posizione: stare troppo tempo in piedi o troppo tempo seduti, magari per lavoro, può causare la comparsa dell’edema, perché si assiste ad una aumento della pressione esercitata sulle vene. L’ultimo fattore che causa la ritenzione è il binge eating: si tratta di un disturbo del comportamento alimentare che causa una ritenzione di liquidi intermettente all’interno del corpo.

Cause del gonfiore alle gambe

Non bisogna assolutamente fare confusione tra un po di gonfiore alle gambe a fine giornata ed il linfedema: avere le gambe pesanti capita spesso specialmente per chi lavora tutto il giorno in piedi oppure la notte. Una delle cause che può portare al gonfiore alle gambe è sicuramente l’assenza di esercizio fisico: praticare attività fisica è un validissimo aiuto per le vene che si trovano all’interno delle gambe, le quali devono lottare contro la forza di gravità per portare il sangue al cuore.

Quando le vene non riescono a svolgere questo compito in modo egregio ed il sangue inizia a viaggiare lentamente all’interno del corpo, questo può ristagnare all’interno delle vene degli arti inferiori: di conseguenza, la pressione causa l’uscita di liquido dai capillari. I capillari, debilitati e sottoposti a forte pressione, si possono rompere, facendo fuoriuscire delle tracce di sangue minuscole sotto la pelle: questo causa il gonfiore alle gambe.

come alleviare il gonfiore alle gambe

Questa condizione è estremamente diffusa tra le donne in gravidanza: il peso dell’utero ingrossato grava infatti sulle vene che si trovano all’interno del bacino, almeno fino alla nascita del bambino. Ovviamente, si tratta di una condizione che va tenuta sotto controllo grazie all’aiuto del proprio ginecologo.

Infine, l’ultima causa è sicuramente quella della ritenzione idrica causata da problemi di salute come insufficienza cardiaca, malattie renali, disturbi della tiroide, malattie epatiche, mal nutrizione, farmaci…

Sintomi e prognosi

Le ritenzione idrica è una condizione che si manifesta particolarmente attraverso il gonfiore che viene causato dall’accumulo dei liquidi all’interno del corpo: come si è visto, questa condizione prende il nome di edema. La sensazione di gonfiore si percepisce in particolare in alcune zone del corpo quali gambe, mani, pancia, piedi, caviglie, viso e seno: si tratta ovviamente di una sensazione fastidiosissima.

Il sintomo percepito tende a peggiorare verso la fine della giornata, ma nella maggior parte dei casi si risolve in seguito ad una notte di sufficiente riposo: ci sono però dei casi in cui le parti del corpo colpite risultano davvero gonfie. Ci sono infatti persone che sono costrette addirittura a togliere gli anelli dalle dita perché diventano troppo stretti, mentre altri sono invece costretti ad indossare abiti larghi.

Per quanto riguarda l’evoluzione del gonfiore alle gambe o ad altre parti del corpo, questo dipende fortemente da quella che è la causa che ha portato a questa condizione. Nella maggior parte dei casi, le principali cause di gonfiore alle gambe sono causate da una postura sbagliata: basterà quindi stare stesi per far defluire il sangue e sgonfiare gli arti.

Alcuni rimedi

Nel caso in cui il gonfiore alle gambe non scompare dopo una notte di riposo, è necessario richiedere il consulto del proprio medico di fiducia per capire quali sono le cause che hanno portato a questa condizione. Generalmente, al fine di trattare e soprattutto prevenire questa condizione, è necessario migliorare il proprio stile di vita, e questo si può fare mettendo in pratica diverse strategie.

In caso di obesità oppure sovrappeso, sarà necessario assolutamente tornare al proprio peso forma con una dieta ipocalorica e praticando anche attività fisica: si può praticare un qualsiasi sport o attività, come camminare, nuotare oppure andare in bicicletta. Un’altra buona abitudine è quella di sollevare le gambe almeno tre o quattro volte al giorno al fine di favorire la circolazione del sangue verso il cuore.

Si consiglia poi di non passare troppe ore della giornata stando in piedi, di massaggiare la zona colpita facendo movimenti che vadano verso il cuore, di usare calze a compressione per favorire la circolazione del sangue verso il cuore. Anche durante la notte, si può mettere un cuscino sotto le gambe per favorire il lavoro delle vene.

Come alleviare il gonfiore

Per quanto riguarda come alleviare il gonfiore alle gambe, ci sono anche alcune strategie alimentari che si possono mettere in atto per contrastare e prevenire l’edema: innanzitutto, si consiglia di bere molta acqua nel corso della giornata. Questa abitudine permette infatti l’eliminazione dei liquidi in eccesso favorendo la diuresi: si ricorda poi di non consumare troppo sale.

Ovviamente, non è necessario solamente ridurre le quantità di sale che si usano per condire le pietanze: bisogna limitare anche il consumo di quegli alimenti di origine industriale che sono ricchi di sale al loro interno. Diventa dunque necessario leggere le etichette dei prodotti che si consumano, al fine di limitare il consumo di questo ingrediente: si ricorda che un adulto deve consumare al massimo cinque o sei grammi di sale al giorno.

Una strategia intelligente è quella di consumare molto più potassio, che è una sostanza ottima per ridurre i livelli di sale all’interno dell’organismo: questo è contenuto all’interno delle banane e dei pomodori. Infine, per contrastare il gonfiore alle gambe è importante seguire una corretta alimentazione, ricca di frutta e verdura e povera di dolci e prodotti industriali.