sindrome premestruale o gravidanza

Sindrome premestruale o gravidanza? Questa è la domanda a cui tutte le donne, almeno una volta nella vita, hanno dovuto rispondere.

La sindrome premestruale (PMS) e l’inizio di una gravidanza hanno sintomi in comune e può essere quindi molto difficile distinguerle.

Questa situazione di incertezza può causare ansia e stress in molte donne: chi desidera una gravidanza spera che non si tratti di sindrome premestruale viceversa, chi non vuole una gravidanza si augura che quei piccoli disturbi annuncino l’arrivo del flusso mestruale.

In questo articolo vedremo le differenze e i punti in comune tra sindrome premestruale e inizio di una gravidanza. Vi spiegheremo anche come alleviare i sintomi della sindrome premestruale che spesso causa molto fastidio alle donne.

Sindrome premestruale o gravidanza

Imparare a riconoscere e interpretare i sintomi premestruali e quelli tipici delle prime settimane di gravidanza è importante per limitare l’ansia e lo stress in particolari periodi della vita: il ciclo mestruale infatti non è solo un evento fisico ma ha anche implicazioni psicologiche.

La voglia o il timore di una gravidanza possono rendere le donne particolarmente sensibili ai cambiamenti del corpo che annunciano l’arrivo delle mestruazioni e causare un stato d’ansia tale da ritardare, in alcuni casi, l’arrivo del flusso mestruale.

Saper distinguere i sintomi è quindi molto importante per affrontare serenamente “quei giorni del mese”.

Sintomi e differenze

La differenza tra sindrome premestruale e gravidanza può essere molto sottile: i sintomi sono molto simili tra loro, tanto che spesso vengono confusi. Conoscere bene il proprio corpo e l’andamento del proprio ciclo mestruale aiuta a differenziare i sintomi e a evitare allarmismi.

La sindrome premestruale si presenta circa cinque giorni prima delle mestruazioni e si annuncia di solito con sbalzi d’umore dovuti ai cambiamenti ormonali: in questa fase si ha un abbassamento degli estrogeni e l’aumento del progesterone. In questi giorni la donna è irritabile e talvolta aggressiva mentre quando gli squilibri ormonali dipendono dalla gravidanza manifesta più spesso tristezza e malinconia.

Il dolore al seno è diverso a seconda che si tratti di PMS o di gravidanza. Nel primo caso il seno è sensibile ed è irregolare al tatto, ma ritorna normale appena arriva il flusso mestruale mentre in gravidanza è gonfio e turgido, con una colorazione più scura delle areole e una spiccata sensibilità al tatto.

Anche la stanchezza caratterizza entrambi i periodi ma in modo diverso: all’inizio della gravidanza è molto accentuata e spesso le donne sentono il bisogno fisico di dormire. Questa stanchezza è più accentuata nel primo trimestre, poi va attenuandosi per ritornare verso la fine della gravidanza.

Nella sindrome premestruale invece, si tratta di un senso di spossatezza generale che necessita di riposo ma non di vero e proprio sonno. Ad alcune donne basta prendersi alcuni momenti di tranquillità durante la giornate per alleviare questo fastidio.

Un altro sintomo che spesso confonde le donne sono i crampi addominali. Durante la sindrome premestruale i dolori al basso ventre compaiono 24-48 ore prima del ciclo e durano un paio di giorni; possono essere anche molto dolorosi e richiedere l’uso di antidolorifici.

Nelle prime fasi della gravidanza, invece, si avvertono dei piccoli crampi nella parte bassa della schiena che non sono dolorosi. Se si ha il sospetto di una gravidanza è importante non assumere medicinali prima di aver consultato il medico o il ginecologo.

La nausea è uno dei sintomi più tipici della gravidanza. Si presenta tra la sesta e la dodicesima settimana, non necessariamente al mattino, e può sfociare in episodi di vomito. Prima dell’arrivo del ciclo invece, la donna può soffrire di nausea ma anche di problemi digestivi, per esempio bruciori di stomaco o aerofagia, che si risolvono facilmente.

Le voglie sono tra i primi e più comuni sintomi della gravidanza e possono riguardare qualsiasi alimento. Ci sono donne che hanno voglie improvvise di pizza e hamburger, altre che per nove mesi non fanno altro che mangiare pomodori, altre ancora che in gravidanza vogliono cibi che prima non mangiavano.

Responsabili di queste voglie sono gli ormoni.

Durante la sindrome premestruale invece, le voglie riguardano per lo più carboidrati e alimenti ad alto contenuto di zuccheri o grassi, i cosiddetti comfort food. Il consumo eccessivo di questi alimenti porta spesso a un aumento del peso e della ritenzione idrica.

Il mal di testa è un altro sintomo tipico di entrambe le fasi ed è anch’esso dovuto ai cambiamenti ormonali. Nella fase premestruale può essere più acuto e spesso le donne devono fare uso di antidolorifici per stare meglio. Se si sospetta una gravidanza e si ha un forte mal di testa è meglio chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di assumere farmaci.

Assenza di mestruazione: è il sintomo più tipico dell’inizio di una gravidanza. Ansia, stress o squilibri ormonali possono causare alterazioni del ciclo e il ritardo del flusso anche in assenza di una gravidanza.

Saper distinguere tra gravidanza o sindrome premestruale è importante ma non sempre possibile: i sintomi di entrambe possono essere diversi da donna a donna e addirittura variare nella stessa persona e seconda dei momenti o delle gravidanze.

Per avere la certezza di non essere incinte si può attendere l’arrivo del flusso mestruale oppure eseguire un test di gravidanza. Ma qual è il momento migliore per farlo?

Test di gravidanza, quando farlo

Se si è in dubbio tra sindrome premestruale e gravidanza occorre fare un test. Nonostante i test di ultima generazione siano molto precisi e in grado di rilevare una gravidanza anche una settimana prima dell’arrivo del ciclo, è consigliabile attendere almeno una settimana di ritardo.

La data del concepimento, infatti, non può mai essere stabilita con certezza e bisogna dare all’embrione il tempo per impiantarsi e iniziare a produrre l’ormone hCG.

Per essere certe al 100% in merito alla gravidanza ci si può anche sottoporre a esami del sangue, presso qualsiasi laboratorio di analisi. L’esito di questi è sempre certo al 100%.

Sindrome premestruale

Con “sindrome premestruale” si indica una serie di sintomi che compaiono cinque giorni prima dell’inizio del flusso mestruale e scompaiono cinque giorni dopo.

Ne soffre la maggioranza delle donne tra i venti e i trent’anni e si manifesta a causa dei cambiamenti ormonali, diminuzione degli estrogeni e aumento del progesterone, che provocano sintomi più o meno accentuati e diversi da donna a donna.

Non esiste una cura per eliminare i sintomi, a volte anche molto fastidiosi, ma ci sono un serie di buone regole da seguire per migliorare la situazione.

Per alleviare gli sbalzi d’umore si consiglia di fare attività fisica: questa aiuta a scaricare le tensioni mentre alza il livello di serotonina, l’ormone della felicità. Il movimento inoltre, aiuta a combattere il senso di pesantezza e gonfiore tipico di questo periodo e allevia il senso di fame: in questo modo si avvertirà meno il bisogno di cibi dolci e super calorici.

Sostituire cibi zuccherati e snack con frutta e verdura è un modo salutare per “ingannare” il cervello e non assumere troppe calorie.

Per alleviare il senso di spossatezza e gli sbalzi d’umore può essere utile ritagliarsi dei momenti rilassanti all’interno della giornata, per ricaricare corpo e mente. Si possono anche usare, salvo diverse indicazioni del vostro medico, degli integratori naturali per alleviare i dolori del ciclo mestruale.

Sindrome premestruale grave

A livello medico è definita disturbo disforico premestruale (PMDD) e colpisce da 3 al 9% delle donne in età fertile. Si caratterizza con sintomi gravi che colpiscono per lo più la sfera emotiva. In questo periodo del ciclo mestruale le donne che soffrono di questo disturbo vivono in uno stato di tensione tale da sfociare in veri e propri attacchi di ansia. Inoltre, i tipici sbalzi ormonali si trasformano in crisi depressive o episodi di aggressività, anche violenta.

Le cause della sindrome premestruale grave non sono ancora conosciute ma gli scienziati pensano siano collegate a depressione o ansia amplificate dai cambiamenti ormonali.

I sintomi tipici sono:

I sintomi della sindrome premestruale grave colpiscono la sfera psicologica ed emotiva e possono portare a gravi conseguenze nei rapporti sociali e familiari.

Per diagnosticare la PMDD occorre rivolgersi a uno psicoterapeuta, che analizzerà la situazione sia attraverso colloqui sia attraverso un “diario” su cui la paziente dovrà annotare per un periodo tutti i suoi cambiamenti di umore.

Fatta la diagnosi si procederà a curare i sintomi con rimedi naturali; yoga, meditazione e un’alimentazione equilibrata unita ad attività fisica. Qualora questi non bastassero sarà necessario somministrare farmaci per l’ansia e la depressione. In accordo con il ginecologo si può anche somministrare la pillola anticoncezionale per alleviare gli squilibri ormonali.

Saper distinguere la sindrome premestruale dai sintomi di gravidanza è molto importante sia per evitare situazioni di ansia e stress sia per assumere tranquillamente medicinali. Ricordiamo che i sintomi possono variare da donna a donna e

Ricordiamo che se i sintomi della sindrome premestruale possono peggiorare, fino a limitare la vita di tutti i giorni. In questi casi è bene rivolgersi al proprio medico o al ginecologo per iniziare una terapia in grado di alleviarli.

Fonti

Centro San Camillo