Farmaci per traumi e contusioni
I farmaci per traumi e cointusioni devono sempre essere portati con se perchè molto utili nel loro utilizzo.
I traumi sono degli eventi spiacevoli che interessano il corpo, specialmente quello degli atleti o degli sportivi.
Quando si parla di traumi, si fa riferimento a danni a carico dell’organismo, causati da un evento esterno.
Molto spesso, i traumi sono causati da urti oppure da scontri.
Questi avvengono a causa di incidenti automobilistici, cadute dall’alto…
Tra i traumi più comuni ci sono le lesioni alle ossa ma anche ai tessuti molli.
Le caratteristiche cambiano in base all’incidente.
Tuttavia, i traumi possono interessare gli arti, la testa, la colonna vertebrale ed infine il torace.
Un trauma molto comune è quello cranico, specialmente in seguito ad un incidente automobilistico oppure avvenuto in casa, in seguito a pallonate o cadute.
I traumi cranici sono estremamente frequenti e possono essere etichettati come uno dei principali motivi di accesso al pronto soccorso.
Estremamente soggetti ai traumi cranici sono inoltre i bambini, sin dai primissimi mesi della propria vita.
Questo avviene in seguito a cadute dalla culletta dal lettino oppure dal fasciatoio.
I traumi interessano anche gli sportivi: infiammazioni, crampi e tendinite sono solo alcuni dei problemi che devono affrontare gli atleti.
D’altronde, problemi come infiammazioni di fibre muscolari e legamenti oppure tendinosi interessano gli sportivi di ogni età.
Tra i traumi più comuni negli atleti è possibile menzionare stiramenti, distorsioni, lussazioni, lesioni muscolari oppure al ginocchio, contusioni…
Ci sono poi problemi acuti, come ad esempio una distorsione alla caviglia, e cronici, se si pratica lo sport per lungo tempo.
Ovviamente, ogni trauma richiede la sua cura specifica.
Farmaci per traumi e sintomi
La prognosi di un trauma dipende completamente dal suo tipo, dalla sua gravità e soprattutto dalla sua localizzazione. Molto spesso può dipendere dai farmaci per traumi che si assumono.
Un trauma più grave può anche arrivare a essere fatale oppure invalidante, mentre per quanto riguarda quelli più lievi, possono guarire in pochi giorni.
Se il trauma interessa un arto, sono diversi i sintomi che il paziente può sperimentare come ad esempio gonfiore e sanguinamento, dolore.
D’altronde, ci sono anche dei casi in cui l’arto assume una posizione non naturale oppure deformarsi.
Per quanto riguarda il trauma cranico, esso può essere grave, medio o lieve.
Quando si ha un trauma lieve alla testa, si avverte dolore nel punto in cui avviene la botta, accompagnato da un certo stordimento.
Quando invece si ha un trauma più importante, il soggetto potrebbe manifestare sintomi come vertigini, nausea, mal di testa, vomito e pallore.
Per questo esistono dei farmaci per traumi specifici.
Ci sono casi gravi in cui il soggetto può perdere la conoscenza se non addirittura entrare in coma.
Altri casi manifestano delle ferite alla testa che causano sanguinamento.
Quando è il bambino a subire un trauma, specialmente se nei primi anni di vita, avrà problemi a spiegare quali sono i sintomi da lui sperimentati.
In questo caso, è necessario osservare quello che è il suo comportamento, ad esempio se piange dopo aver ricevuto il colpo.
Se oltre a piangere il bambino diventa bianchissimo in volto, manifesta perdita di sensi, sonnolenza, nausea o vomito, la situazione va presa più seriamente.
Ricapitolando, tra i sintomi di un trauma ci sono:
- il dolore;
- l’emorragia;
- la dispnea;
- il disorientamento;
- lo shock;
- la perdita di conoscenza;
- l’infiammazioni;
- l’edema;
- l’ematoma;
- la difficoltà a muoversi.
Come scegliere i farmaci per traumi e contusioni
Il trauma è una ferita oppure una lesione causata da una forza esterna oppure da un atto violento.
Sono diverse le cause che possono portare alla comparsa di un trauma, come gli incidenti sportivi, le cadute, le ustioni, le aggressioni, gli incidenti stradali e quelli sportivi.
Ci sono poi persone che subiscono forti traumi sia a causa di incidenti sul lavoro che a causa di incidenti domestici.
Anche se difficile farlo, ci sono comunque delle strategie che si possono attuare al fine di prevenire i diversi tipi di traumi.
Si consiglia innanzitutto di indossare le cinture di sicurezza quando si è in auto.
Ancora, non devono mancare all’interno dell’auto il poggiatesta, gli airbag ed eventuali seggiolini per i bambini.
Se si usa la motocicletta oppure la bicicletta, bisogna sempre indossare il casco, e questo deve essere omologato.
Per gli sportivi e per i lavoratori, invece, si consiglia di indossare il giusto equipaggiamento per svolgere le proprie attività in tutta sicurezza.
Per quanto riguarda invece il trauma cranico, si è soliti dividere le cause in due categorie:
- lesione chiusa alla testa: questo avviene se la testa colpisce un oggetto in modo violento, ad esempio cadendo, in un incidente stradale oppure praticando sport;
- lesione penetrante alla testa: si verifica se la testa colpisce un oggetto che la riesce a penetrare, come un proiettile oppure un coltello.
Tali eventi sono causati generalmente da aggressioni oppure da attività sportive ed incidenti stradali.
Inoltre, il trauma cranico è spesso causato da cadute, incidenti sul lavoro oppure stradali.
Tipologie farmaci per trauma cranico
In ambito medico sono conosciuti numerosi tipi di trauma cranico.
Distinguerli serve anche a comprendere quale sia il trattamento migliore da mettere in atto.
In linea generale, è possibile praticare una prima distinzione tra quelli che sono i traumi cranici lievi e quelli che sono i traumi cranici moderati oppure gravi.
I primi sono molto meno pericolosi rispetto ad i secondi, e presentano ovviamente una prognosi migliore.
Ciò non significa però che devono essere sottovalutati.
Una diversa classificazione dei traumi cerebrali riguarda la zona interessata dal trauma: ci sono i traumi cranici focali e quelli diffusi.
Nei traumi cranici focali il danno interessa solamente una zona del cervello, mentre in quelli diffusi il danno interessa più aree del cervello.
Ovviamente, sia i sintomi che le manifestazioni cliniche sono diverse, sia a causa della severità del danno che dalla zona colpita.
In seguito ad un trauma cranico possono verificarsi anche delle modificazioni strutturali, le quali sono macroscopiche oppure microscopiche.
La loro misura dipende sostanzialmente dalle forze coinvolte così come dai meccanismi che hanno portato al trauma.
Benefici dei farmaci per distorsione e traumi
In base alle lesioni riportate in seguito al trauma, è possibile distinguere i traumi cranici in due categorie: trauma cranico aperto e chiuso.
Per quanto riguarda il trauma cranico aperto, in questa tipologia di trauma si ha la penetrazione del cuoio capelluto ed anche del cranio.
Si può aggiungere a queste anche la penetrazione delle meningi e del tessuto cerebrale sottostante.
Tale tipologia di trauma si verifica specialmente in seguito all’impatto con oggetti appuntiti.
Tuttavia, si parla di trauma cranico aperto anche se lo scontro avviene con oggetti arrotondati o comunque non appuntiti.
Per quanto riguarda invece la seconda categoria, in essa si assiste a delle rapide accelerazioni e decelerazioni cerebrali causate da colpi con oggetti.
L’insieme di tali accelerazioni e decelerazioni può portare a danni che si trovano in corrispondenza del punto in cui si ha avuto l’urto o l’impatto.
Un trauma cranico chiuso comporta lesioni agli assoni naturali e ai vasi sanguigni, emorragie, contusioni ed ematomi.
Quale farmaci per taumi e consusioni scegliere
Trovarsi di fronte ad un trauma, di qualunque tipo esso sia, potrebbe causare paura se non addirittura panico.
Tuttavia, la prima cosa che bisogna fare è sicuramente rimanere calmi, in modo tale da soccorrere la persona coinvolta dal trauma nel mondo migliore.
Quando il trauma è lieve e la situazione non appare allarmante, si consiglia di applicare semplicemente del ghiaccio sulla zona colpita.
Il ghiaccio serve a limitare il gonfiore: ovviamente, in caso di sanguinamento, occorre medicare la ferita.
Quando invece la vittima non è in grado di muovere l’arto interessato oppure se questo ha un aspetto innaturale, si consiglia di chiamare tempestivamente i soccorsi.
Se la vittima di un lieve trauma cranico è un bambino ed il suo incidente è avvenuto prima del riposino serale, si consiglia di svegliarlo periodicamente.
Fare ciò permette di controllare se il bambino stia solo dormendo e se sia reattivo.
Se invece dopo il trauma cranico la situazione desta preoccupazione, si consiglia di chiamare tempestivamente l’ambulanza oppure di recarsi direttamente al pronto soccorso.
Quando si parla invece di traumi alla colonna vertebrale, di fondamentale importanza è comprendere come si sente il paziente.
Se si ha solo dolore ma è comunque in grado di alzarsi e muoversi in modo autonomo, si può attendere prima di andare al pronto soccorso.
Se invece la vittima è incosciente oppure immobilizzata, vanno chiamati i soccorsi in modo rapido.
Trattamento del trauma cranico con farmaci specifici
Se si subisce un trauma cranico lieve e si ha come sintomo il dolore della zona interessata dalla lesione, allora il medico potrebbe prescrivere dei farmaci per traumi.
Generalmente vengono consigliati principi come il paracetamolo, in modo da alleviare il dolore del paziente.
Si consiglia di non assumere FANS in quanto si tratta di farmaci per traumi anticoagulanti, che possono peggiorare le eventuali emorragie cerebrali non diagnosticate.
I pazienti che subiscono un trauma cranico lieve devono comunque essere controllati ad intervalli regolari nelle 24 ore successive al trauma.
Quando invece ci si trova di fronte ad un trauma cranico grave oppure moderato, bisogna tempestivamente andare all’ospedale.
In questa situazione, per trasportare la persona che ha subito il trauma è necessario servirsi dell’ambulanza, in modo che nel tragitto possono essere effettuate le prime valutazioni.
I paramedici devono infatti studiare i parametri vitali del paziente, il suo grado di conoscenza ed eventualmente immobilizzare la spina dorsale, il collo o la testa.
Generalmente si somministrano ai soggetti interessati farmaci per traumi per controllare la pressione, sedativi oppure antidolorifici.
Ancora, si può anche intraprendere un trattamento sintomatologico che serve a contrastare quelli che sono i sintomi che il trauma causa, come nausea e febbre.
Per quanto riguarda invece i casi più gravi, i pazienti che hanno subito un trauma possono essere portati direttamente in terapia intensiva.
Questo serve particolarmente a controllare i loro parametri vitali ed anche praticare la ventilazione medica, qualora dovesse essere necessario.
Esercizi di riabilitazione e prodotti contro i traumi
In base alla tipologia del trauma ed alla sua gravità, questo verrà curato in un modo piuttosto che in un altro.
Per quanto riguarda i traumi sportivi o i traumi che interessano gli arti, molto spesso nella terapia vengono consigliati gli esercizi di riabilitazione.
La rieducazione però va fatta poco a poco, in modo tale da fornire alla zona lesionata il giusto tempo per tornare in forma.
D’altronde, il processo di guarigione si basa sulla formazione del tessuto cicatriziale, il quale deve contrarsi al fine di ricucire il danno.
Nel corso di questa fase, l’area interessata dal trauma diventa decisamente più rigida ed è quindi esposta nuovamente a traumi sportivi.
Dunque, anche se il consiglio è quello di tornare a praticare sport quanto prima possibile, non bisogna ovviamente strafare.
Bisogna prima essere sicuri di essere in grado di usare la parte interessata dal trauma, evitando la comparsa del dolore e del gonfiore.
Insomma, l’allenamento deve essere ripreso in modo graduale.
Nella prima fase va mossa la parte interessata dal trauma con estrema attenzione.
Successivamente, vanno praticati esercizi di stretching.
Infine, si possono aggiungere degli esercizi con i pesi, che servono a rendere più forte l’area colpita dal trauma.
Come evitare lesioni con i prodotti per i traumi
Come si è visto, i traumi interessano maggiormente gli sportivi e gli atleti, specialmente coloro che praticano sollevamento pesi.
Per evitare lesioni e traumi, si consiglia quindi di ricordare alcune informazioni.
Innanzitutto, va ricordato che per qualunque esercizio, il rischio di lesioni aumenta ogni volta che aumenta il carico sollevato.
Di conseguenza, le fasi più pericolose sono quelle di potenza e forza; successivamente ci sono quelle di ipertrofia e resistenza alla forza.
Secondo le statistiche, i traumi più comuni quando si fa forza sono acuti, mentre quando si fa ripetizione causano stress ripetitivo.
I primi d’altronde sono svolti con carichi maggiori, mentre i secondi con pesi più leggeri.
Non importa se si parli di forza o di resistenza, ciò che interessa al fine di evitare le lesioni è la corretta esecuzione dell’esercizio.
Si consiglia quindi di non eccedere con il peso finché non si sarà diventati in grado di compiere l’esercizio in modo perfetto.
Infine, non bisogna sottovalutare l’importanza del riscaldamento preparatorio.
Tutti i movimenti possono causare degli strappi se non si è ben riscaldati.
Si consiglia inoltre di compiere le prime ripetizioni sempre con controllo e lentezza.
Seguire questi consigli eviterà problemi come strappi, fratture o altri incidenti comuni da palestra.