Integratori vitamina A
Gli integratori vitamina A sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni, in quanto permettono di lenire eventuali carenze di questa importante vitamina.
Quando si parla di vitamina A si fa riferimento non solo ad una sostanza nota come retinolo, ma anche ai suoi analoghi.
Si tratta di molecole che sono simili dal punto di vista chimico e che entrano a far parte della grande famiglia dei retinoidi: ce ne sono circa 1500.
I carotenoidi svolgono la stessa attività biologica della vitamina A, perché hanno il ruolo di precursore chimico della stessa vitamina.
Il retinolo è una vitamina liposolubile, e ciò significa che non si scioglie nell’acqua, ma nei grassi come l’olio che sono contenuti all’interno di un grande numero di alimenti.
Questa vitamina serve a moltissimi processi biologici, quali ad esempio la crescita cellulare, la vista, il sistema immunitario e così via.
Il retinolo supporta inoltre degli organi importantissimi come i polmoni ed i reni, ma anche il cuore.
In natura è possibile distinguere due diverse tipologie di vitamina A, ovvero i retinoidi ed i carotenoidi.
I retinoidi, di cui fa parte il retinolo, provengono da alimenti animali come il pollame, il pesce e la carne.
I carotenoidi, tra cui rientra anche il beta-carotene, sono invece presenti nelle fonti che hanno origine vegetale, come la verdura e la frutta.
Generalmente, all’interno degli integratori vitamina A è contenuto il beta carotene, che è maggiormente attivo.
Perché assumere gli integratori vitamina A
La vitamina A svolge un ruolo di fondamentale importanza all’interno dell’organismo umano.
Apporta infatti moltissimi benefici e permette l’esecuzione di numerosi processi biologici.
Innanzitutto, questa vitamina è essenziale per la corretta crescita sia delle ossa che dei denti e per il benessere delle cellule epiteliali.
Inoltre, questa vitamina favorisce la regolare maturazione sessuale negli adolescenti così come anche la fertilità negli adulti.
La vitamina A aumenta poi la resistenza alle infezioni, in quanto aiuta il sistema immunitario nella sua funzione di protezione per il corpo.
Questa vitamina inoltre protegge la pelle dall’azione dannosa del sole ed ha un potentissimo effetto antiossidante.
Di conseguenza, la vitamina serve a contrastare i radicali liberi, ma anche l’azione sia del fumo che dell’inquinamento sulla pelle e sul corpo.
Ancora, la suddetta assicura il corretto funzionamento della vista e rende possibile la visione al buio.
Quando non viene assunta in modo regolare attraverso l’alimentazione, specialmente con il consumo di cibi di origine animale, questa può essere assunta tramite integratori di vitamina A.
Inoltre, il retinolo può essere prodotto a livello intestinale utilizzando il beta carotene.
La vitamina A è immagazzinata all’interno del corpo dal fegato, e permette il corretto funzionamento dell’organismo ad uno o due anni in soggetti ben nutriti e sani.
Benefici dell’integratore vitamina A
La vitamina A e gli integratori che la contengono sono utilizzati per moltissimi scopi diversi, ed uno di questi è il trattamento dei disturbi della pelle, tra cui rientra anche l’acne.
I derivati della vitamina A, ovvero i retinoidi, vengono utilizzati sia per la produzione di farmaci topici che orali, come ad esempio la tretinoina e l’isotretinoina.
La seconda deve però essere usata in modo prudente in quanto potrebbe portare allo sviluppo di effetti indesiderati gravi.
Non a caso viene prescritta solamente a pazienti che mostrano un’acne che non va via anche dopo lunghi trattamenti.
Inoltre, l’isotretinoina non può essere assunta dalle donne incinte, in quanto l’uso del farmaco potrebbe causare delle gravi complicazioni che interessano il feto.
Gli integratori di vitamina A non devono mai essere utilizzati insieme ai farmaci come la tretinoina e l’isotretinoina.
Inoltre, questi farmaci per contrastare l’acne vanno assunti solamente se prescritti dal proprio medico di fiducia.
Un altro utilizzo che si fa della vitamina A riguarda il trattamento della leucemia promielocitica acuta.
In questo caso viene impiegato l’acido all-trans retinoico, sempre sotto prescrizione del medico.
Questo è un derivato della vitamina A e permette di allungare la sopravvivenza del soggetto.
Anche in questo caso, non bisogna assolutamente assumere integratori vitamina A in associazione a questi farmaci, in quanto potrebbero causare tossicità.
Altri utilizzi della vitamina A come integratore alimentare
Proprio a causa delle sue moltissime azioni, la vitamina A viene utilizzata per trattare delle complicazioni diverse.
Quando insorge una carenza di vitamina A, si può riscontrare la presenza delle macchie di Bitot.
Si tratta di detriti di cheratina che si accumulano nella congiuntiva.
Questa condizione può essere trattata attraverso l’integrazione della vitamina A.
Si tratta di una cura che viene spesso indicata alle persone anziane in quanto svolge anche una funzione antiossidante, in grado di rallentare tra l’altro la degenerazione maculare.
Essa è una delle cause più comuni di riduzione della vista legate all’età.
La vitamina A è inoltre utilizzata per contrastare il morbillo, specialmente nei bambini che manifestano una carenza di questa sostanza.
Il morbillo è una malattia virale che causa alcune conseguenze come l’encefalite, la diarrea e la polmonite.
In questo caso l’uso della vitamina A può aiutare ad abbreviare la durata della malattia e può anche alleviare i sintomi.
Un’altra condizione che la vitamina A sembra trattare è la xeroftalmia.
Questa è causata da una vera e propria carenza di vitamina A.
Cosa sono integratori vitamina A
La carenza di vitamina A può essere trattata attraverso l’uso di integratori a base di vitamina A.
Una tale carenza può causare moltissimi problemi, come ad esempio la metaplasia squamosa delle cellule epiteliali.
Questa si presenta inizialmente con l’ipercheratosi follicolare, che è una corneificazione dei follicoli piliferi.
Successivamente, si ha la pelle di rospo con la conseguente perdita di pelle sotto forma di grandi scaglie.
Ancora, un’altra conseguenza della carenza di retinolo è la corneificazione delle mucose bronchiolari, e questo facilita l’impianto dei bronchioliti.
Chi soffre di carenza di retinolo può anche avere esperienza di corneificazione dell’epitelio del bacinetto renale.
Una diversa conseguenza della carenza di vitamina A è poi la xeroftalmia, che causa la secchezza, la pigmentazione, l’ispessimento e la perdita di lucentezza.
Questa porta anche alla comparsa di macchie di Bitot, che sono delle macchie che vanno dal grigio al biancastro.
C’è poi la cheratomalacia, che è una necrosi colliquativa della cornea che causa la comparsa di un’ulcera.
Quest’ulcera può evolversi fino a distruggere la stessa cornea con un prolasso del cristallino ed anche dell’iride.
L’ultima conseguenza della carenza di retinolo è l’emeralopia, che è la cecità crepuscolare.
Questo porta a vedere meglio di notte che di giorno, a causa di una diminuzione di rodopsina nei bastoncelli.
Effetti collaterali dell’integratore con vitamina A
La vitamina A è una sostanza liposolubile, che si trova dunque all’interno dei grassi come gli oli.
L’organismo umano è in grado di immagazzinare la vitamina A all’interno del fegato, e proprio all’interno di questo si può anche accumulare.
Quando si eccede con l’assunzione di vitamina A, si può andare incontro a diverse conseguenze.
D’altro canto, l’assunzione di una grande quantità di beta-carotene oppure di altri carotenoidi non causa delle conseguenze negative.
L’unica conseguenza più nota è la comparsa di un colorito più giallo-arancione della cute, che però svanisce dopo che la vitamina è espulsa.
I sintomi che si manifestano in seguito ad un’assunzione smodata della vitamina dipendono fortemente sia dai tempi di somministrazione che dalla quantità di vitamina assunta.
Ci sono certo delle situazioni anomale ed occasionali che possono causare delle intossicazioni acute.
In linea generale si parla di semplici fenomeni di accumuli causati da uno scorretto uso di integratori vitamina A.
Tale comportamento può causare vertigini, mal di testa, stanchezza, visione offuscata, malessere, dolore alle ossa, nausea o vomito ed infine gonfiore.
I soggetti che soffrono di malattia epatica oppure che sono soliti consumare grandi quantità di alcol possono essere maggiormente esposti alle conseguenze negative di un’elevata assunzione di vitamina A.
Ancora, i fumatori che consumano beta carotene ed alcol sono più esposti al cancro polmonare ed alle malattie cardiovascolari.
Ultimo ma non per importanza, la tossicità causata dalla vitamina A può causare la colestasi intraepatica.
Si tratta di una condizione per la quale la bile non è in grado di fluire in modo libero a partire dal fegato per arrivare all’intestino.
È fondamentale curare una carenza con gli integratori vitamina A.
Come integrare la vitamina A con gli integratori alimentari
Coloro che seguono un’alimentazione sana e bilanciata, che include tutti gli alimenti con la giusta frequenza, tendono a non manifestare alcun tipo di carenza.
Di conseguenza, la prima strategia da mettere il pratica per evitare una carenza da vitamina A è sicuramente quella di seguire una dieta varia e soprattutto sana.
Questo si può fare consumando molta frutta e verdura ricca di beta carotene, che è convertito dal corpo in vitamina A.
Dunque, anche i vegani ed i vegetariani non dovrebbero avere problemi a raggiungere il fabbisogno necessario.
Tra le fonti migliori di vitamina A ci sono i latticini come il formaggio, lo yogurt, il latte e le uova, ma anche il fegato.
Spesso alle donne in gravidanza viene consigliato un eccessivo consumo di fegato in quanto la vitamina A, in grandi quantità, è pericolosa per la gestazione.
Lo stesso discorso vale per la carne, alcuni pesci e le frattaglie.
Tra le verdure che contengono vitamina A si menzionano broccoli, spinaci, carote, zucca, patate dolci e peperoni.
La frutta che invece contiene la vitamina A è la papaya, le albicocche e il mango.