Gli integratori per reflusso gastroesofageo rappresentano la soluzione migliore per contrastare l’acidità di stomaco causata dal reflusso.

Il reflusso gastroesofageo è una condizione abbastanza diffusa che comporta la risalita del contenuto dello stomaco verso l’esofago, il tubo fatto di muscolo che connette lo stomaco alla gola.

Ciò avviene specialmente quando il muscolo che si trova nella zona inferiore dell’esofago, noto come sfintere esofageo inferiore, si indebolisce oppure si rilassa.

In questo caso possono essere avvertiti sintomi molti diversi, tra i quali:

  • rigurgito acido;
  • bruciore di stomaco;
  • difficoltà di deglutizione;
  • dolore al torace.

Ci sono poi delle conseguenze piuttosto gravi che sono collegate al reflusso gastroesofageo, quali ad esempio l’erosione, le ulcere e l’infiammazione.

Sono numerose le cause che comportano il reflusso gastroesofageo, quali eccesso di cibo, obesità, consumo abituale di alimenti grassi e piccanti e infine, gravidanza.

Generalmente, questo disturbo viene individuato attraverso l’analisi dei sintomi del paziente e alcuni esami di tipo diagnostico, quali ad esempio la manometria esofagea e la gastroscopia.

Per contrastare il reflusso gastroesofageo è possibile assumere degli integratori per acidità di stomaco, ma anche apportare delle modifiche alle proprie abitudini e al proprio stile di vita.

In casi estremi, potrebbe essere necessaria l’assunzione di farmaci oppure ricorrere a interventi di tipo chirurgico.

Cosa contengono gli integratori per reflusso gastroesofageo

Gli integratori contro il reflusso gastroesofageo vengono impiegati di frequente per contrastare i sintomi di una cattiva digestione e del bruciore di stomaco.

Prima di scegliere il migliore prodotto per le proprie esigenze, è necessario controllare che siano contenuti in essi alcuni ingredienti particolari in quanto nella formulazione di questa tipologia di integratori naturali si trovano alcuni componenti che svolgono un’azione benefica sul corpo.

Innanzitutto, un buon integratore deve contenere carbone vegetale.

Si tratta di un ingrediente ottimo per contrastare i bruciori e il dolore causati da un eccesso di aria.

Un integratore a base di carbone vegetale serve a eliminare il gonfiore di stomaco e anche le eruttazioni che da questo spesso derivano.

Un altro ingrediente spesso impiegato nella produzione di integratori per il reflusso gastroesofageo è il finocchio, che favorisce lo svuotamento dello stomaco, andando a eliminare l’aria in eccesso e il gonfiore.

Per questo motivo molte persone mangiano finocchio oppure bevono una tisana al finocchio per contrastare i bruciori di stomaco.

Molti integratori per acidità di stomaco contengono inoltre papaya, ricchissima di pectina che non solo protegge le pareti intestinali e ne regolarizza l’azione.

Principi attivi degli integratori per acidità di stomaco

Oltre a carbone vegetale, papaya e finocchio, tra gli altri ingredienti impiegati frequentemente nella produzione di integratori per il reflusso gastroesofageo, è possibile menzionare il corallo fossile.

Noto da molti anni per la sua azione benefica, specialmente per quanto riguarda i dolori e gli spasmi, il corallo fossile è ricchissimo di calcio e di oligoelementi, per questo si tratta di un ingrediente in grado di fornire al corpo tutti i minerali di cui ha bisogno.

Ultima, ma non per importanza, è la liquirizia che si rivela un’ottima alleata nella lotta contro il reflusso gastroesofageo perché molto efficace a ripristinare la mucosa gastrica prevenendo l’eventuale formazione di ulcere.

Come contrastare i sintomi grazie agli integratori per acidità di stomaco

Il reflusso gastroesofageo è causato dalla risalita del contenuto acido dello stomaco all’esofago provocato da un indebolimento oppure un difetto della valvola che si trova tra esofago e stomaco.

Questa valvola, conosciuta come sfintere esofageo inferiore, causa la risalita del contenuto dello stomaco nel momento in cui si rilassa troppo in seguito a una serie di fattori che la influenzano direttamente.

Tra questi fattori c’è sicuramente l’obesità, in quanto un eccesso di peso può causare un aumento della pressione sull’addome, facendo indebolire lo sfintere esofageo inferiore.

Ulteriore fattore è lo stile di vita scorretto: fumare, consumare alcolici, non praticare attività fisica o avere una vita ricca di stress può portare allo sviluppo di questa condizione.

Infine, anche la gravidanza influisce sul RGE, in quanto l’utero che cresce causa una forte pressione sull’addome, indebolendo lo sfintere esofageo inferiore aumentando il rischio di reflusso.

L’alimentazione è sicuramente uno dei fattori che maggiormente contribuisce al reflusso gastroesofageo. Alcuni cibi infatti, aumentano l’acidità dello stomaco e indeboliscono la valvola già menzionata, accrescendo il rischio di reflusso. Tra questi:

  • agrumi;
  • cioccolato;
  • cibi fritti o piccanti;
  • pomodori;
  • alcolici;
  • caffè.

Infine, il RGE può essere causato da alcune malattie quali la sclerodermia, patologia che restringe l’esofago o danneggia il suo tessuto.

Modalità di assunzione degli integratori per reflusso gastroesofageo

In abbinamento agli integratori per l’acidità di stomaco, è possibile alleviare i disturbi provocati dal reflusso gastroesofageo con l’aiuto di alcuni rimedi casalinghi che forniscono un sollievo momentaneo.

Il primo rimedio casalingo è l’aceto di mele. Si dice spesso che questo non solo prevenga l’acidità di stomaco, ma anche il reflusso gastroesofageo.

Si consiglia quindi di bere un bicchiere di acqua calda insieme a un cucchiaino di aceto prima di consumare i pasti principali.

Il secondo rimedio casalingo è masticare un po’ di zenzero dopo i pasti. Grazie alla nota attività antinfiammatoria attribuita a questa radice, è possibile calmare il reflusso.

Anche la camomilla è una pianta molto utile per placare il reflusso gastroesofageo. Possiede infatti importanti proprietà antinfiammatorie che riducono l’irritazione dell’esofago, calmando quindi i sintomi del reflusso.

Infine, anche la polpa di aloe vera calma l’irritazione dell’esofago causata dal reflusso.

Come evitare il reflusso gastroesofageo grazie agli integratori alimentari

Tra le cause scatenanti l’acidità di stomaco ci sono delle cattive abitudini alimentari o uno stile di vita scorretto.

Dunque, oltre all’assunzione di integratori per l’acidità di stomaco, è necessario anche attuare dei comportamenti che servano a contrastare questa condizione e ridurre il rischio di reflusso.

Il primo consiglio è quello di mangiare pasti piccoli ma frequenti e di non andare a dormire subito dopo aver mangiato, perché il cibo potrebbe risalire nell’esofago.

In aggiunta a ciò, si consiglia di non consumare spesso alimenti fritti, grassi, acidi oppure piccanti, che favoriscono la produzione di acido e indeboliscono la valvola che si trova tra esofago e stomaco. Si consiglia quindi di evitare caffè, alcolici, cibi fritti o piccanti, agrumi e cioccolato.

Anche gli alimenti ricchi di grassi possono causare il reflusso gastroesofageo, si consiglia dunque di preferire carni magre come il pollo o il tacchino, evitando quella di maiale.

Ancora, sono consigliati gli alimenti ricchi di fibre in quanto aiutano a mantenere il tratto digerente in buona salute e quindi evitano che aumenti il rischio di reflusso.

Infine, è necessario bere molta acqua nel corso della giornata: tenere il corpo idratato diminuisce il rischio di reflusso.

Come scegliere i migliori integratori per contrastare il reflusso e l’acidità di stomaco

Gli integratori per reflusso e acidità possono essere assunti in diverse formulazioni, per soddisfare gusti ed esigenze di tutti. I più utilizzati in genere sono tisane, sciroppi, compresse, cubi gelatinosi o tavolette masticabili.

Oltre ai numerosi integratori studiati appositamente per contrastare il reflusso gastroesofageo, è possibile consumare altri integratori come ad esempio fermenti lattici, probiotici e prebiotici.

Questi rappresentano un efficace aiuto in tutti quei casi in cui è necessario ripristinare la flora batterica intestinale, che in molte occasioni viene compromessa da una dieta poco sana, terapie farmacologiche a base di antibiotici, oppure stress.

Fermenti lattici, probiotici e prebiotici regolarizzano velocemente la flora batterica danneggiata e ne aiutano la normale motilità anche in caso di diarrea, sindrome del colon irritabile, allergie o intolleranze alimentari e infezioni.

Si tratta infatti di batteri “buoni” che risiedono all’interno dell’intestino e servono a migliorare la digestione riducendo allo stesso tempo l’infiammazione.

Un altro integratore che viene utilizzato spesso è la melatonina, ormone in grado di regolare il sonno e il ciclo circadiano.

Per contrastare i sintomi del reflusso gastroesofageo molte persone impiegano anche gli enzimi digestivi, agenti naturali che il corpo utilizza per digerire i cibi. Queste sostanze naturali riducono l’infiammazione e migliorano la digestione.

Infine, ricordiamo la glutammina: si tratta di un amminoacido che serve a riparare e a proteggere l’intestino.

È importante assumere gli integratori rispettando le indicazioni raccomandate dal foglietto illustrativo e ricordando sempre che si tratta di integratori e non di farmaci, né di sostitutivi a uno stile di vita sano ed equilibrato.